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In migliaia ai cortei pro Pal di Roma e Milano. A Pisa manifestanti bruciano la bandiera di Israele

Il professore, Rino Casella, ha denunciato di esser stato anche aggredito fisicamente da alcuni esponenti dei Collettivi studenteschi

Redazione La Sicilia

16 Settembre 2025, 22:18

Pisa bandiera Israele bruciata

Circa 800 manifestanti per la Palestina stanno sfilando stasera per le vie del centro di Pisa per protestare contro le azioni israeliane a Gaza City e raggiunto il Ponte di Mezzo - il principale sull'Arno in città - vi hanno incendiato una bandiera di Israele.

La manifestazione segue a poche ore di distanza il blitz di alcuni studenti per interrompere stamani le lezioni in un’aula dell’università, accusando di sionismo un docente che non ha mai condiviso le scelte dell’ateneo a favore della Palestina. Il professore, Rino Casella, ha denunciato di esser stato anche aggredito fisicamente da alcuni esponenti dei Collettivi studenteschi.
La manifestazione di stasera si sta svolgendo in modo pacifico ed è vigilata a distanza dalle forze dell’ordine. Il serpentone di manifestanti, aderenti ai collettivi e ai gruppi antagonisti, sta attraversando le principali vie del centro. I resti della bandiera israeliana bruciata sono andati dispersi sul selciato del ponte.

Intanto sono migliaia le persone che hanno partecipato ai cortei pro Palestina a Roma e a Milano. Nella capitale al grido di «Free free Palestine" e tra fumogeni rossi, il corteo per «chiedere lo stop al genocidio» e «per fermare l’invasione di Gaza» organizzato questo pomeriggio è arrivato in via dei Fori Imperiali, dove poi si è concluso. Circa duemila i partecipanti, secondo le forze dell’ordine, che per oltre due ore, dopo la partenza da piazzale Aldo Moro, hanno chiesto, tra le altre cose, di "bloccare tutto». Applausi davanti a uno striscione in via Cavour con su scritto "il vostro silenzio non sarà dimenticato».

A Milano svariate migliaia i partecipanti a un presidio, previsto in piazza della Scala, e che si è trasformato in un corteo, non prestabilito, che è sfilato per le vie di Milano per dire che «Gaza sta bruciando».
Oltre al corteo che inneggiava a «Gaza libera» un altro che ricordava lo sciopero generale del 22 dicembre: «Blocchiamo tutto. Rompere ogni complicità con il sionismo».