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Incidente funivia, morto uno dei due bimbi che erano rimasti feriti

Di Redazione |

TORINO – E’ rimasto un solo sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone, un bambino di 5 anni, ricoverato all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, in prognosi riservata. Poco dopo di lui ne erano stato portato un altro, di 9 anni, che è spirato poche ore i disperati tentativi dei medici di salvargli la vita. Troppo gravi le lesioni riportate nell’impatto della cabina al suolo e poi contro gli alberi. «Abbiamo fatto tutti gli sforzi possibili, ma purtroppo è morto», hanno detto, commossi, Fabrizio Gennari, direttore di chirurgia pediatrica, e Giovanni La Valle, direttore generale della Città della Salute. I due bambini erano arrivati nel primo pomeriggio all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, a bordo di due elicotteri del 118, decollati dalle basi di Borgosesia e Alessandria e atterrati nella pista dell’Oval del Lingotto di Torino. Da qui le ambulanze li hanno trasferiti al vicino Regina Margherita. Da subito la situazione è apparsa molto grave. Il più piccolo dei feriti è arrivato cosciente, ma con traumi al cranio, al torace, all’addome e con fratture alle gambe. È stato sottoposto ad un’operazione per stabilizzare le fratture agli arti, un intervento durato diverse ore.

Il secondo bambino aveva un trauma cranico e toracico, che i medici hanno definito «molto preoccupante» e fratture agli arti. Le sue condizioni sono apparse subito le più critiche. E’ stato intubato ed è stato rianimato al Pronto Soccorso dopo oltre sei minuti di massaggio cardiaco. Poi è stato sottoposto ad una Tac per accertare eventuali danni cerebrali. Ma non ce l’ha fatta, «Solo il bambino più piccolo ha parlato e in italiano. Era logicamente spaventato», dicono i sanitari. E’ stato sottoposto a interventi per la riduzione delle fratture, in serata i medici hanno parlato di «condizioni stabili». Al momento non si è presentato nessun parente all’ospedale. Un altro particolare straziante della tragedia del lago Maggiore. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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