La Russa jr, la Procura chiede l'archiviazione per la violenza sessuale. Processo per revenge porn
Denunciato per abusi, insieme con l'amico dj Tommaso Gilardoni, da una 22enne che aveva incontrato in discoteca
La Procura di Milano ha chiesto l'archiviazione dell’inchiesta per violenza sessuale a carico di
Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato, e dell’amico dj Tommaso Gilardoni, scaturita dalla denuncia di una 22enne su presunti abusi nel maggio 2023. I pm hanno, invece,
chiuso le indagini sui due giovani contestando il reato di revenge porn per la diffusione, senza il consenso della ragazza, di immagini a contenuto sessuale.
Leonardo Apache La Russa, f«dopo averlo realizzato», il 19 maggio 2023, avrebbe inviato all’amico dj Tommaso Gilardoni, che "era ospite presso la sua abitazione», tramite whatsapp, «un video a contenuto sessualmente esplicito, destinato a rimanere privato», che ritraeva la ragazza di 22 anni, senza il suo "consenso».
Lo scrivono l’aggiunta Letizia Mannella e la pm Rosaria Stagnaro nell’avviso di conclusione indagini a carico del 22enne, ma anche dell’amico dj che risponde di un altro episodio, per l’ipotesi di reato di «diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti», il cosiddetto revenge porn.
La 22enne che ha denunciato Leonardo Apache La Russa, il figlio del presidente del Senato, e l' amico dj Tommaso Gilardoni, tramite il suo legale, Stefano Benvenuto, presenterà opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata oggi dalla Procura di Milano in merito alle accuse di violenza sessuale. Il legale, la cui mossa pare scontata, avrà tempo 20 giorni per depositare l’istanza. su cui dovrà decidere la gip Rossana Mongiardo dopo aver fissato un’apposita udienza.
«Dopo uno scrupoloso e dettagliato esame di ogni aspetto di questa vicenda, la decisione dei
magistrati inquirenti di chiedere al gip l’archiviazione dell’accusa di violenza sessuale mi conforta nell’idea che ho sempre espresso sulla estraneità di mio figlio ai fatti contestati che hanno suscitato un grande clamore mediatico». E’ quanto si legge in una nota del presidente del Senato Ignazio La Russa.