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Maltempo, frazione imperiese rischia di scivolare a valle

Di Redazione |

Dal nord-ovest flagellato da giorni, e dove l’emergenza si è attenuata solo nel tardo pomeriggio, al sud e alle isole, dove il maltempo è arrivato oggi, in particolare in Calabria, Sardegna e Sicilia.

E’ l’intera frazione di Monesi, nel Comune di Mendatica, che rischia di slittare a valle. Lo rende noto il Comune. Alcune case sono già state lesionate dal movimento franoso che fa scivolare il terreno su cui le abitazioni si trovano. Nel piccolo centro vivono solo due persone. Il sindaco ha emesso un’ordinanza di sgombero e una con cui ha disposto il divieto di soggiorno e dimora: questa mattina i proprietari delle ‘seconde case si erano recati a Monesi per controllare la situazione e sono stati fatti allontanare.

Un vasto movimento franoso sta facendo crollare alcune case di vacanza, disabitate, nella frazione Monesi di Mendatica. La stessa frana minaccia la frazione di Piaggia, nel comune di Briga Alta (Cuneo), che confina con il Comune di Mendatica, da dove sono state sfollate con l’elicottero otto persone. “Sta scendendo una parte di montagna e porta via tutto ciò che trova: case e strada”, dice il sindaco Piero Pelassa. Il conto del ciclone di fine novembre si fa sempre più pesante: c’è una vittima, Mauro Costaguta, il pescatore di 73 anni che era scomparso alla foce dell’Entella, e tre dispersi, un anziano appassionato di cavalli a Perosa Argentina (Torino), Sergio Biamino, un allevatore di Sciacca (Agrigento), Vincenzo Bono e, un commerciante di 74 anni, Roberto Saccà, disperso a Letojanni (Messina). Il numero dei dispersi sale a quattro se si aggiunge il migrante scomparso nei giorni scorsi a Ventimiglia, probabilmente inghiottito dal fiume Roya.

Un cadavere è stato individuato dall’elisoccorso dei vigili del fuoco nelle acque del Chisone, nei pressi del ponte di San Germano, in Val Pellice. Potrebbe trattarsi di Sergio Biamino, il 70enne disperso da ieri mattina qualche chilometro più a monte, a Perosa Argentina. La certezza, informano i carabinieri, si avrà soltanto con l’identificazione.

E ci sono ancora centinaia di sfollati, tra le province di Cuneo e nella provincia di Torino, 210 solo a Moncalieri, dove l’esondazione del fiume Chisola ha allagato tre borgate. I danni materiali sono molto ingenti: l’assessore allo Sviluppo Economico della Liguria, Edoardo Rixi, ha fatto una stima approssimativa di 100 milioni di euro. L’entroterra di Imperia e parte del Savonese hanno profonde ferite. Il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, riconosce che in Piemonte ci sono stati “danni importanti”, che si valuteranno “quando sarà finita la fase dell’emergenza”. In Piemonte l’allerta rossa è ora solo limitata alle fasce lungo i fiumi in piena, ma il colmo di Tanaro, Bormida e Po fa ancora paura. Solo dopo la prossima notte l’emergenza si potrà considerare conclusa.

Gravi danni e grandi disagi anche in provincia di Torino più vicina al Cuneese: a Perosa l’argine del trio Albona si è rotto e la cascata di acqua, fango e detriti potrebbe avere travolto Biamino, un appassionato di cavali che aveva sfidato la furia del maltempo proprio per mettere in salvo gli animali.

L’elenco dei Comuni danneggiati tra le valli Chisone, Pellice e la pianura pinerolese, è lunghissimo: tante le frane e le strade allagate, danni all’agricoltura. A Torino la piena del Po è passata trascinando contro il ponte di piazza Vittorio Veneto i due battelli turistici, uno dei quali è affondato dopo il fallimento delle operazioni di recupero.

Le piogge hanno colpito pesantemente anche la Locride, dove è stata interrotta una linea ferroviaria, e il Crotonese. Danni anche nel Cagliaritano, mentre ad Amatrice le pessime condizioni meteo hanno costretto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a rinviare la visita.

Nubifragio in Sicilia – Il nubifragio che si è abbattuto sulla Sicilia occidentale per l’intera giornata ha messo in ginocchio diversi comuni soprattutto nell’area di Agrigento e di Messina, dove si sono verificate esondazioni di fiumi e torrenti, allagamenti e frane. Due uomini sono dispersi. Il primo a Sciacca, un allevatore di 60 anni, Vincenzo Bono, risulta disperso. La sua auto è stata ritrovata da polizia e carabinieri in località Muciare, nell’alveo di un torrente. Ma l’abitacolo era vuoto. Senza esito finora le ricerche; si ipotizza che la vettura sia stata travolta da una frana e trascinata dalla furia dell’acqua. Il sindaco, Fabrizio Di Paola, già in mattinata aveva lanciato un appello ai cittadini “a non uscire di casa, se non in casi estremamente eccezionali, e a non utilizzare i propri mezzi di trasporto. Il secondo disperso è un commerciante di 74 anni, Roberto Saccà, di Letojanni (Messina); l’uomo era alla guida di uno scooter e ha chiamato i familiari dicendo che non riusciva a procedere sulla carreggiata. Da quel momento di lui non si hanno più notizie. I familiari hanno avvertito i militari dell’Arma che hanno ritrovato il ciclomotore.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA