Morti sospette Rsa: accusa chiede ergastolo per infermiere

Di Redazione / 27 Aprile 2022

MACERATA, 27 APR – “Condannate Leopoldo Wick
all’ergastolo e all’isolamento diurno della durata di un anno”.
Così il procuratore capo di Ascoli Piceno Umberto Monti ha
concluso oggi la requisitoria nel processo che vede Wick,
infermiere ascolano accusato davanti alla Corte d’Assise di
Macerata di 8 omicidi premeditati e 4 tentati omicidi
premeditati in relazione alle morti sospette di anziani opsiti
avvenute nella Rsa di Offida tra il 2017 e il 2018 attraverso
l’indebita somministrazione di farmaci. All’uomo, che ha sempre
professato la sua innocenza, difeso dagli avvocati Francesco
Voltattorni, Tommaso Pietropaolo, Luca Filipponi, sono
contestate le aggravanti dell’aver commesso i fatti con mezzi
insidiosi, ripetute somministrazioni indebite di insulina e
psicofarmaci. Sostanze farmacologiche che, per dosi ampiamente
superiori ai range terapeutici e per la loro stessa tipologia,
secondo l’accusa, erano assolutamente controindicate e tali da
poter causare, come in effetti accaduto, il decesso dei
pazienti. Nel procedimento è presente quale responsabile civile
l’Asur Marche Area vasta 5. Sono 46 le parti civili; si tratta
di parenti degli anziani deceduti e di quegli anziani (e i loro
congiunti) per cui Wick è accusato di tentato omicidio.
Nell’udienza del 4 maggio prenderanno la parola gli avvocati
delle parti civili.

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