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Neonati morti, l'ombra del doppio infanticidio: in corso accertamenti sul secondo corpicino ritrovato

Redazione La Sicilia

17 Settembre 2024, 15:32

parma

Ci sono più domande che risposte sul caso dei resti dei due neonati trovati morti, seppelliti e nascosti, nel giardino della villetta di Chiara, studentessa 22enne di Traversetolo, comune alle porte di Parma, indagata - al momento per il ritrovamento del primo corpo, il 9 agosto - per omicidio premeditato e occultamento di cadavere. La ragazza e la sua famiglia, genitori e un fratello minore, sono spariti da giorni mentre il piccolo comune parmense è assediato da stampa e curiosi. Proseguono le delicate e complesse indagini dei carabinieri di Parma, anche del Ris, coordinati dal procuratore Alfonso D’Avino.

Mentre emergono alcuni dettagli sono ancora tantissimi i punti da chiarire sulla vicenda, e in particolare sull'ombra del doppio infanticidio che pesa sulla ragazza. A cominciare dal come sia sia stato ucciso il bimbo fatto nascere con parto indotto il 7 agosto. I primi esami hanno stabilito che il piccolo ha respirato, dunque è nato vivo. Sui resti del secondo corpicino, trovato successivamente ma risalente ad almeno un anno fa, sono in corso accertamenti, verosimilmente a partire dall’esame del Dna per stabilire se anche il piccolo sia figlio di Chiara e del coetaneo padre del piccolo trovato il 9 agosto. E soprattutto capire come sia stato possibile che gravidanza e dramma siano passati inosservati in una comunità così piccola, e «attenta», addirittura per due volte secondo l’ipotesi peggiore. E infine il perché, le motivazioni di una ragazza all’apparenza ben inserita, «sana», che non viveva emarginata o in una situazione di degrado.

Eppure nessuno intorno a lei era al corrente della gravidanza, né il fidanzato coetaneo, né un medico, né la sua famiglia, né gli amici. Avrebbe fatto tutto da sola.

I pochi ma importanti elementi messi nero su bianco dalla Procura non fanno però che moltiplicare le domande che ruotano intorno al caso. Soprattutto dopo il secondo ritrovamento di cui a Traversetolo si è appreso praticamente col passaparola. E in particolare considerando il contesto di vita della ragazza fatto all’apparenza, di assoluta «normalità": una famiglia alle spalle, università, attività di baby sitter, il giro di amici in paese, la parrocchia.

Quel che si sta delineando supera però ogni incubo peggiore.

Le indagini, anche del Ris, procedono serrate e portano i carabinieri a tornare nel giardino dell’orrore. A scavare ancora. Un mese dopo la prima macabra scoperta se ne fa una seconda. Pochi giorni fa vengono trovati ancora resti umani, ancora compatibili - a quanto appreso in base a primi esami - allo scheletro di un neonato di 40 settimane. Risalirebbero a più di un anno fa. Sulla 22enne ora pesa il terribile sospetto del doppio infanticidio. Per gli inquirenti la giovane potrebbe aver ucciso e nascosto anche un altro bimbo più di un anno fa.