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Neonato nel cassonetto: l’uomo che l’ha soccorso, ‘lo adotterei’

"Non avrei problemi a riconoscerlo come mio figlio"

Di Redazione |

TORINO, 14 GEN – “Abbiamo chiamato l’ospedale perché volevamo andarlo a trovare, ma per il momento non hanno saputo dirci niente. Comunque non vogliamo essere invasivi, perché ci vuole molto rispetto per il bimbo dopo quello che è successo. Per fortuna ci hanno detto che sta bene ed è molto bello. Se avessi l’opportunità di adottarlo lo adotterei subito”. Le parole sono di Paolo Secondo Laforet, l’uomo che ha chiamato i soccorsi per un neonato trovato in un cassonetto a Villanova Canavese (Torino). “L’ho già fatto presente anche ai carabinieri – ha aggiunto l’uomo sulla proposta di adottare il piccolo – e non avrei problemi a riconoscerlo come mio figlio. Sarebbe bello, ma so che è una prassi lunga e tutt’altro che semplice, però noi siamo disponibili. Siamo sinti piemontesi – spiega -. Una famiglia numerosa, perché noi alla famiglia ci teniamo moltissimo. Per noi la prima cosa sono i nostri bambini, la moglie e la famiglia. Siamo molto legati tra di noi e chi entra nella nostra famiglia ne diventa parte integrante. Per questo il bimbo lo sentiamo molto vicino a noi”.

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