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‘Ndrangheta: estorsione a imprenditori edili, due arresti

Denaro per familiari detenuti. Incendiati mezzi e deposito

Di Redazione |

DAVOLI, 15 SET – Due persone, ritenute contigue alla cosca di ‘ndrangheta “Procopio-Mongiardo” attiva a San Sostene, nel catanzarese, sono state arrestate dai carabinieri a Davoli con l’accusa di estorsione e con l’aggravante delle finalità mafiose. Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip di Catanzaro su richiesta della Dda del capoluogo. L’indagine dei militari che ha portato all’emissione dei provvedimenti è stata avviata ad ottobre 2021 a seguito dell’incendio di un escavatore di proprietà di un imprenditore della zona, fornitore di mezzi d’opera ad un’altra impresa campana aggiudicataria di un appalto, del valore di circa 200 mila euro, per la messa in sicurezza di una strada comunale. L’attività investigativa dell’Arma ha consentito di individuare elementi di prova relativi a diverse estorsioni da parte delle due persone arrestate. I due, secondo quanto riferito, avrebbero preteso dalle vittime, per consentire il regolare svolgimento dei lavori appaltati, somme di denaro per il mantenimento dei familiari detenuti. Inoltre, le indagini hanno permesso di ricostruire ulteriori condotte estorsive: in particolare, il 16 aprile 2021, con la richiesta all’imprenditore campano della somma di 5 mila euro quale “regalo per i carcerati” e il 31 maggio 2021 e il 7 marzo 2022 con l’incendio rispettivamente di una macchina di movimento terra (bobkat) e di un deposito di materiali edili. I danni complessivamente subiti dai due imprenditori sono state quantificate in circa 100 mila euro.

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