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L'INCHIESTA

Assunzioni facili all’università di Milano: indagato il virologo Galli, la collega catanese Gismondo si oppose

Di Redazione |

 Il virologo Massimo Galli è indagato in un’inchiesta milanese su presunti concorsi universitari truccati. L'ipotesi di reato mossa al primario dell’ospedale Sacco, come professore ordinario di malattie infettive all’Università degli Studi di Milano, è che, nella veste di presidente della commissione giudicatrice della selezione bandita nel giugno 2019 per un posto di professore di ruolo di seconda fascia all’Università Statale avrebbe condizionato l’intera procedura allo scopo di penalizzare un candidato a favore di un altro poi risultato vincente. 

 Gli indagati sono 33, Galli è fra i 24 professori che devono rispondere di turbativa d’asta e falso ideologico nell’inchiesta milanese, coordinata dall’aggiunto Maurizio Romanelli, su concorsi universitari di Medicina ritenuti truccati con coinvolgimento di alcuni docenti degli atenei di Pavia, Torino, Roma e Palermo nelle commissioni giudicatrici.

Ma qualcuno si sarebbe accorto delle procedure poco chiare seguite da Galli, tanto che nelle carte dell'inchiesta si parla di uno screzio pesante con la collega Maria Rita Gismondo, anche lei nota virologa al Sacco e che compare spesso in tv, che si sarebbe opposta a una delle operazioni messe su dal primario infettivologo, minacciando anche di rivolgersi all’autorità giudiziaria. 

Maria Rita Gismondo, catanese, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze all’ospedale Sacco di Milano, non è coinvolta nelle inchiesta,  che è stata denominata Laurus. "«o sono fuori da questa vicenda e tale voglio rimanere, lasciando che la giustizia faccia il corso che dovrà fare» ha detto la virologa catanese. «Non mi posso ovviamente pronunciare su un’indagine che è in corso e che peraltro sconosco interamente e ho appreso dai media – afferma Gismondo – Non mi pronuncio mai su giudizi dei colleghi, perché non lo trovo deontologico. Men che meno – precisa la microbiologa – prima che le eventuali responsabilità siano chiarite».

Oltre al virologo Massimo Galli, tra i nomi più noti coinvolti nell'inchiesta ci sono quello di Giovanni Di Perri, ordinario presso il dipartimento di Scienze mediche a Torino, Massimo Andreoni (ordinario di Malattie infettive presso dipartimento di Medicina dei sistemi a Tor Vergata), Claudio Maria Mastroianni (ordinario presso il  dipartimento di Sanità pubblica e malattie infettive alla Sapienza di Roma) e Gianguglielmo Zehender, ordinario presso il dipartimento di Scienze biomediche e cliniche all’ospedale Sacco.  

Per uno dei concorsi truccati, sono indagati due componenti della commissione giudicatrice, tra cui la professoressa dell’Università di Palermo, Claudia Colomba.   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA