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l'incidente a l'aquila

Auto sull’asilo, la proprietaria: “Ho provato a fermarla con le mani”

La donna era andata a prendere le figlie, il figlio 12enne era a bordo, giallo sul freno a mano

Di Redazione |

«Me la sono vista passare avanti, ho provato a fermare la macchina con le mani ma non ci sono  riuscita. Ed ha colpito i bambini rompendo la recinzione». Lo racconta la donna conducente della Passat che ieri dopo pranzo è piombata sull'asilo di Pile uccidendo un bambino e ferendone altre cinque. La donna ha parlato stamani per la prima volta con il suo avvocato Francesco Valentini. «Mio figlio durante la corsa ha cercato di uscire dalla macchina sbattendo la testa dentro l’'abitacolo. Io e tutta la mia famiglia non riusciamo a darci pace, questa tragedia segnerà per la vita. Siamo sconvolti, addolorati». 

«Le mie figlie hanno visto le drammatiche scene e sono sotto shock: siamo distrutti e addolorati, chiediamo e chiederemo ancora scusa alla famiglia del povero Tommaso e dei bambini feriti». E’ il drammatico racconto  della mamma indagata per omicidio stradale per il tragico incidente nella scuola dell’infanzia di Pile, dove è morto il piccolo Tommaso e sono rimasti feriti altri cinque bimbi. 

L’esame sul freno a mano elettronico sarà uno dei punti centrali della perizia per capire cosa sia successo all’asilo di Pile, dove la macchina di una donna di 38 anni si è sfrenata ed è piombata sui bambini nel giardino uccidendone uno e ferendone altri cinque. Infatti, mentre per i freni di tipo meccanico non rimane traccia dell’utilizzo, per quello elettronico si potrà verificare la centralina di controllo. 

 In ogni caso, per la donna è stata formulata l’ipotesi di reato di omicidio stradale. Le indagini della Squadra Mobile aquilana proseguono però anche sulla questione della sicurezza all’esterno dell’asilo e negli spazi circostanti.  Gli inquirenti dovranno fare chiarezza anche sulle dichiarazioni della coppia madre e figlio rese ai media: la donna avrebbe affermato di aver lasciato l’auto con la marcia inserita, mentre il figlio 12enne subito dopo la tragedia aveva ammesso in lacrime di essere responsabile. Inoltre, alcuni testimoni lo avrebbero visto al posto di guida durante la discesa, con un tentativo di sterzata per impedire la caduta libera. 

 Sono intanto stabili le condizioni delle due bambine ricoverate al Gemelli di Roma e quelle che riguardano i due gemellini in reparto pediatria presso l’ospedale dell’Aquila.   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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