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la tragedia

Bimba precipitata a Torino, fermato il compagno della madre: “Non sono stato attento”

Il 32enne di origine marocchina accusato di omicidio volontario con dolo eventuale La piccola Fatima, 3 anni, è caduta dal quarto piano ed è morta

Di Redazione |

«Mi sento in colpa per quanto è successo: non sono stato attento». E quanto ha riferito ai pubblici ministeri, dopo essere scoppiato in lacrime, il 32enne Azar Mohssine, che è stato fermato dalla polizia per il caso della bimba di 3 anni , Fatima, morta dopo essere precipitata dal balcone di casa. L’uomo abita al quinto piano della palazzina ed è il compagno della madre, L. C. italiana, 41 anni, della piccola, il cui appartamento è al quarto. Il fermo è scattato per omicidio volontario con dolo eventuale ma la procura non ha ancora formulato l’imputazione per l’udienza di convalida. 

 Il 32enne, che non è il padre della bimba era presente ieri sera al momento dei fatti. Secondo alcuni testimoni sentiti in queste ore, era ubriaco quando è avvenuto il fatto. Secondo alcuni testimoni che hanno sentito le voci stava litigando con la madre. Ieri mattina infatti era stato condannato a otto mesi per possesso di 50 grammi di hashish.

La bambina è morta questa mattina dopo che i neurochirughi dell'ospedale Regina Margherita l'hanno operata nella notte per cercare di salvarle la vita: aveva riportato lesioni multiple al torace e al cranio, lesioni multiple alle ossa. L'intervento dell'equipe di neurochirurghi tecnicamente è riuscito ma Fatima non ce l'ha fatta.

«Abbiamo sentito delle urla disumane. Abbiamo guardato giù e abbiamo visto quel corpicino». Sono sconvolti gli inquilini che, con le lacrime agli occhi, attraversano il cortile dove ieri sera è precipitata la bambina di 3 anni che questa mattina è morta all’ospedale Regina Margherita per le gravissime lesioni riportate. «Urla strazianti della mamma che conosciamo, come conoscevamo il suo precedente compagno», dice una donna.  «Ci stiamo chiedendo un po' tutti – sottolinea – come abbia potuto una bimba così piccola scavalcare le ringhiere del ballatoio che sono alte». 

 "Avevo appena finito di fare le pulizie, stavo per uscire quando ho sentito un tonfo, ho aperto la porta e ho visto la bambina a terra". Così tra le lacrime la giovane che lavora nel panificio vicino al palazzo dove dal quarto piano è precipitata la bimba di tre anni, e che è stata la prima a soccorrere la piccola, racconta quando accaduto ieri sera. 

"La bambina ha fatto qualche respiro, poi un respiro più profondo, il cuore le batteva pianissimo, ho detto al mio compagno di chiamare i soccorsi che sono arrivati poco dopo e poi è arrivata la polizia" prosegue la giovane che aggiunge "subito dopo è scesa la mamma che continuava a dire 'la mia bambina, la mia bambina', poi è arrivato il compagno e io ho coperto la piccola, che era fredda, con il mio giubbotto e le sono rimasta accanto".

Questa mattina, intanto, davanti al palazzo dove la piccola abitava, è stato lasciato un mazzo di rose bianche striate di rosa accompagnato da un biglietto 'ciao piccola! Ora gioca felice con gli altri angeli. Rimarrai sempre nei nostri cuori'. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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