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L'INCIDENTE

C’è un fermato per le due turiste belghe travolte da un’auto pirata a Roma

Di Redazione |

 E’ stato identificato il presunto ’automobilista che era alla guida dell’auto che sabato sera, sull'A24 all’altezza di Tor Cervara, ha investito e ucciso due turiste belghe che si erano fermate a prestare soccorso ad un’altra vettura. A quanto si apprende infatti, per l’incidente una persona è stata bloccata e identificata e la sua posizione è ora al vaglio della polizia stradale. 

L'incidente ha scosso l'opinione pubblica. Le due turiste Jessy Dewildeman e Wibe Bijls., sono morte la notte di sabato dopo essere state travolte sulla bretella della A/24, all’altezza di Tor Cervara in direzione Roma. Le due ragazze si trovavano in strada dopo essere intervenute per prestare soccorso dopo un incidente automobilistico. Erano arrivate da poco a Roma e si trovano a bordo di un Ncc, quando erano scese con il conducente per prestare soccorso.

Le ultime storie delle due ragazze in evidenza su Instagram sono intitolate "Rome": il viaggio in aereo, la strada verso Ferentino (Frosinone), poi un video ai Musei Vaticani. Queste le ultime immagini postate sui social network da Jessy e Wibe. 

«Ancora una volta un caso di pirateria stradale. Il fenomeno non sembra diminuire nonostante la legge sull'omicidio stradale, perché purtroppo è anche legato alla mancanza di un’educazione stradale che cerchiamo da anni di portare nelle scuole», ha affermato afferma l’avvocato Domenico Musicco, presidente di Avisl Onlus (Associazione Vittime Incidenti Stradali, sul Lavoro e Malasanità) commentando la morte delle due turiste

«Gli interventi a spot della nostra associazione negli istituti non possono essere sufficienti – aggiunge Musicco -. Ora ci auguriamo almeno di trovare un giudice che applichi il massimo della pena previsto, ovvero 18 anni di reclusione, perché uccidere due giovani ragazze che si erano fermate a prestare soccorso e fuggire implica un’applicazione severa della legge. Peraltro si tratta inevitabilmente di un caso di rilevanza internazionale, nel quale l’Italia deve mostrare sia di essere capace di applicare correttamente la normativa, sia di essere in grado di proteggere i turisti che la visitano, come nel caso delle due povere vittime belghe». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA