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Festini e cocaina: nove condanne e due patteggiamenti

La sentenza a Bologna, per molti imputati cadono reati sessuali

Di Redazione |

BOLOGNA, 21 FEB – Nove condanne in abbreviato, la più alta a quattro anni e due mesi, due patteggiamenti e un rinvio a giudizio. Si conclude così in primo grado, davanti al Gup Alberto Gamberini, il processo nato dall’inchiesta di carabinieri e Procura di Bologna chiamata ‘Villa Inferno’, dal nome della casa in cui si sarebbero tenuti festini a base di sesso e cocaina. Per diversi imputati, non per tutti, sono caduti i reati legati alle prestazioni sessuali di una 17enne in cambio di soldi e droga e per molti è stato ridimensionato anche lo spaccio, riqualificato nell’ipotesi di lieve entità. Davide Bacci, proprietario della villa, difeso dall’avvocato Alessandro Cristofori, ha patteggiato due anni, mentre l’ex candidato della Lega Luca Cavazza, unico presente in aula alla lettura della sentenza, ha patteggiato un anno e otto mesi con la condizionale. “Un incubo finito”, ha commentato Cavazza, affiancato dai suoi avvocati, Ercole Cavarretta e Massimiliano Bacillieri.

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