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giornata della pace

Il Papa: “Serve il lavoro che dà dignità”. “Viviamo nella pandemia, Dio ci dia coraggio”

Nell'omelia: "Dio  è venuto senza corsie preferenziali, nemmeno una culla". Messaggio contro la violenza: "La Chiesa è madre. Ferire una donna è oltraggiare Dio".

Di Redazione |

Papa Francesco ha celebrato la Messa della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, nella ricorrenza della 55ma Giornata Mondiale della Pace.  Tanti i temi toccati oggi da Bergoglio. «Vorrei proporre tre vie per la costruzione di una pace duratura: il dialogo tra le generazioni, base per progetti condivisi; l’educazione, fattore di libertà, responsabilità e sviluppo; e il lavoro, per la realizzazione della dignità umana». Nell'omelia della messa a San Pietro ha detto: "La povertà scelta da Dio per venire nel mondo è una bella notizia per tutti, specialmente per chi è ai margini, per i rifiutati, per chi al mondo non conta. Dio viene lì: nessuna corsia preferenziale, nemmeno una culla! Ecco la bellezza di vederlo adagiato in una mangiatoia». 

«Mentre le madri donano la vita e le donne custodiscono il mondo, diamoci da fare tutti per promuovere le madri e proteggere le donne. Quanta violenza c'è nei confronti delle donne! Basta! Ferire una donna è oltraggiare Dio, che da una donna ha preso l’umanità, non da un angelo, no direttamente: da una donna». Lo ha detto il Papa nell’omelia della Messa a San Pietro. «Il nuovo anno inizia nel segno della Madre. Lo sguardo materno è la via per rinascere e crescere. Le madri, le donne guardano il mondo non per sfruttarlo, ma perché abbia vita: guardando con il cuore, riescono a tenere insieme i sogni e la concretezza», ha aggiunto.

«C'è bisogno di gente in grado di tessere fili di comunione, che contrastino i troppi fili spinati delle divisioni». Lo ha detto il Papa nell’omelia della Messa dedicata a Maria Madre di Dio. «Le madri – ha proseguito Papa Francesco – sanno superare ostacoli e conflitti, sanno infondere pace. Così riescono a trasformare le avversità in opportunità di rinascita e in opportunità di crescita. Lo fanno perché sanno custodire, sanno tenere insieme i fili della vita». 

"La Chiesa è madre, la Chiesa è donna", ha sottolineato Papa Francesco. Per il Papa "non possiamo trovare il posto della donna nella Chiesa senza rispecchiarla nella donna madre», «questo è il posto della donna nella Chiesa».

Il Papa chiede a Dio il coraggio per vivere questi tempi segnati ancora dalla pandemia del Covid. «Il nuovo anno – ha detto Francesco all’Angelus – inizia con Dio che, in braccio alla Madre e adagiato in una mangiatoia, ci incoraggia con tenerezza. Abbiamo bisogno di questo incoraggiamento. Viviamo ancora tempi incerti e difficili a causa della pandemia. Tanti sono intimoriti dal futuro e appesantiti da situazioni sociali, da problemi personali, dai pericoli che provengono dalla crisi ecologica, da ingiustizie e da squilibri economici planetari». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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