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Ludovico, l’autismo e il diritto ad essere felice

A 23 anni dona libri della madre giornalista e istituisce premio

Di Redazione |

CAGLIARI, 13 APR – Ludovico Bellu ha 23 anni, è un ragazzo autistico, disabile al cento per cento. Non sa parlare, per lui lo fanno il padre, gli operatori che lo seguono, e lo ha fatto la madre, prima della sua scomparsa nell’aprile 2021 all’età di 62 anni. Ludovico, Ico per i familiari e gli amici, è un bel ragazzo che ama tantissimo la vita. Adora il sole e il mare, nuotare e correre. Vive col padre tra Cagliari e Roma. Ma nel cuore ha anche Imola, la città in cui è nata, e dove ha mosso i suoi primi passi nella professione, sua mamma, Marina Garbesi, giornalista di Repubblica, autrice di articoli sugli anni più duri di mafia e sequestri, omicidi, massoneria e servizi deviati. Ludovico da subito ha agito per ricordarla. Tutti i 1.300 libri della madre dedicati ai temi dell’attualità politica e sociale nazionale e internazionale sono stati donati alla Biblioteca comunale di Imola che ha già provveduto a catalogarli e a metterli a disposizione dei lettori. Da questa donazione è nata l’idea – condivisa dal Comune di Imola e l’associazione “Impresa e professioni” – di istituire un Premio giornalistico e di Grafic novel intitolato alla madre: sarà assegnato nel 2023. “E’ un modo per affermare il diritto alla felicità, che non è una pietosa concessione. Un premio che è un atto d’amore per la madre e anche uno strumento in più per difendere sé stesso e quelli come lui.”, chiarisce il papà di Ico, Giovanni Maria. L’evento verrà presentato giovedì 15 aprile alle 16.45 al teatro dell’Osservanza di Imola. Ci saranno Ludovico, attraverso la voce dell’attore Federico Caiazzo, lo scrittore Carlo Lucarelli, il direttore di Linus Igor Tuveri (Igort), l’inviata speciale di Repubblica Maria Novella De Luca e Valter Galavotti dell’Usaram (Unione Regionale Associazioni per la Salute Mentale). I riconoscimenti andranno alle opere che sapranno raccontare nel modo più efficace le buone pratiche che affermano i diritti e, all’opposto, gli abusi che li violano, a partire dall’analisi del presente e della memoria della fatica che è stata fatta per conquistarli.

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