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Nomine Regione Sardegna: Solinas interrogato per oltre un’ora

Governatore si difende, "non è mio compito valutare requisiti"

Di Redazione |

CAGLIARI, 30 MAG – Un’ora e un quarto di botta e risposta, sollecitato alle domande del pm Andrea Vacca, del difensore Salvatore Casula e della giudice Ermengarda Ferrarese. Tanto è durato l’interrogatorio, in tribunale a Cagliari, del governatore della Sardegna Christian Solinas nel corso dell’udienza preliminare nel quale è imputato assieme all’assessora degli Affari generali Valeria Satta e alla capo di gabinetto Maria Grazia Vivarelli. Per tutti e tre pende la richiesta di rinvio a giudizio della Procura al termine dell’inchiesta sulle nomine di due direttori generali: Silvia Curto alla presidenza e Antonio Pasquale Belloi alla Protezione civile. Le contestazioni: abuso d’ufficio per tutti, tentata concussione per Satta, induzione indebita per Vivarelli, quest’ultima ha chiesto il rito abbreviato. Solinas ha chiarito che non era suo compito valutare i requisiti dei candidati, si trattava di una scelta discrezionale, mentre la verifica delle autocertificazioni spettava agli uffici. “Nessuna documentazione formale ha evidenziato problemi sul possesso dei requisiti di Curto e Belloi – ha ripetuto il presidente alla giudice – Come potevo nutrire dubbi se c’era una autocertificazione e a valle degli atti dei funzionari che certificano?”. La difesa ha poi depositato le ordinanze del tribunale del lavoro di Caligari sul recente caso di sei dirigenti reintegrati, chiarendo che la delibera di Giunta che nomina i dirigenti è un atto “endoprocedimentale”, dunque non quello esecutivo che conferisce formalmente l’incarico. Rispondendo alle domande del pm Solinas ha poi ricordato che queste nomine godono del più alto livello di discrezionalità, ma che i curriculum presentati e le autocertificazioni fanno fede sino a prova di falso. Gli accertamenti della Procura erano nati dalla decisione di nominare alle direzioni generali l’avvocata Curto e l’ingegnere Belloi, una scelta che aveva fatto scattare polemiche e proteste da parte anche dei sindacati che contestavano l’assenza di titoli sufficienti a ricoprire gli incarichi. Prossime udienze il 4 luglio per l’abbreviato a Vivarelli e il 18 luglio per la prosecuzione dell’udienza preliminare.

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