Per Cri ‘centrale di risposta’ e numero di pubblica utilità 1520

Di Redazione / 06 Maggio 2022

ROMA, 06 MAG – Un nuovo numero di pubblica utilità
il 1520 e una nuova sede tecnologicamente più avanzata per la
‘centrale di risposta nazionale”, caratterizzata dal rosso e dal
bianco, i colori sociali, e dotata di 70 postazioni per gli
operatori, attualmente ne sono attive 40, che si occuperanno per
sette giorni su sette, h 24, delle richieste socio-assistenziali
e mediche. La Croce Rossa Italiana si rinnova ed oggi – alla
vigilia della sua giornata mondiale che viene celebrata l’ 8
maggio dai 14 milioni di volontari in 192 paesi – ha tagliato
il nastro della sua nuova ‘cabina di regia” a Roma, in via
Ramazzini 31, alla presenza del presidente Francesco Rocca, del
sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè, del sottosegretario
alla Salute Pierpaolo Sileri e del capo dipartimento della
Protezione Civile Fabrizio Curcio.
La nuova ‘centrale di risposta nazionale’ è anche dotata di
desk dedicati all’assistenza psicologica e alle persone sorde.
E’ inoltre in corso una sperimentazione di telemedicina da parte
di 20 operatori grazie ad un supporto indossabile che consentirà
di monitorare i parametri biometrici delle persone piu’ fragili.
“La centrale di risposta nazionale – ha spiegato Rocca – è un
avanzamento tecnologico poichè sono servizi che noi già davamo
ma verranno svolti in una maniera più coordinata. E’ anche
l’occasione per annunciare il numero 1520 che è il numero di
pubblica utilità, prima avevamo un numero 800, adesso abbiamo un
numero a 4 cifre a cui i cittadini si possono rivolgere per le
loro necessità sociali e socio-sanitarie e per dare una risposta
alle solitudini. Non entriamo in competizioni con altre realtà,
la nostra è una possibilità ulteriore che viene offerta alla
comunità. Da ultimo la telemedicina un altro aspetto su cui noi
vogliamo investire e crescere grazie alla capillarità che la
Croce Rossa ha sul territorio”
Rocca ha sottolineato che l’obiettivo è di rafforzare “il
rapporto con le comunità rispetto alle crisi quotidiane,
pensiamo sempre ai terremoti in realtà ci sono tantissime crisi
individuali a cui vogliamo dare risposte cercando di non
lasciare indietro nessuno”.

Pubblicato da:
Redazione