Ponte 25 aprile, 7,7 milioni pernottamenti con città d’arte star

Di Redazione / 22 Aprile 2022

ROMA, 22 APR – La ripresa del turismo continua con
numeri vicini ai livelli pre-pandemia sul weekend lungo del 25
aprile dopo la frenata del primo trimestre ma la partita
dell’estate è ancora da giocare. A stimarlo è Cst per
Assoturismo Confesercenti, sulla base di un sondaggio condotto
con Ipsos, che prevede 4,9 milioni di pernottamenti nelle
strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere italiane,
comprese case vacanze e affitti brevi, cui vanno aggiunti altri
2,8 milioni di pernottamenti nelle seconde case.
A trainare la ripresa, in questo ponte, sono ancora una volta le
città d’arte, che restano la meta privilegiata, anche a causa
del tempo incerto e delle temperature ancora non caldissime, che
penalizzano le regioni del Sud e delle Isole, così come le
località balneari e – anche se in misura minore – le
destinazioni di campagna. A muoversi soprattutto famiglie e
amici, con gruppi di viaggio, in media, formati da tre
componenti. Complessivamente, l’85% sceglierà una struttura
ricettiva tradizionale, (alberghi, B&B, campeggi e agriturismi),
mentre il restante 15% si sistemerà in una casa vacanze o in un
appartamento in affitto breve.
Risultati incoraggianti dunque che confermano la remuntada
primaverile del turismo dopo la frenata del primo trimestre
dell’anno, che aveva registrato una performance sottotono, con
16 milioni di presenze in meno rispetto ai primi tre mesi del
2019. E che non sembrano ancora aver avuto un impatto positivo
sull’ormai prossima stagione estiva. Solo il 36% degli italiani
(il 40% nelle regioni del Nord) ha già prenotato le vacanze per
questa estate, scegliendo in 7 casi su 10 una destinazione
italiana. Chi non ha ancora prenotato, invece, sta aspettando
soprattutto perché non ha ancora definito la destinazione (44%)
o il periodo delle sue vacanze estive (31%). Ma per molti, è
proprio la vacanza estiva ad essere in forse: il 18% non è certo
di fare un viaggio quest’estate. Una quota rilevante – pari a
circa 4 milioni di italiani – che risente del clima di
incertezza, principalmente economica, causato dalla corsa dei
prezzi energetici e dell’inflazione. A questi si aggiunge un 7%
– 1,5 milioni di italiani – che ha già deciso che non farà
vacanze.

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