Ragazza scomparsa, tre segnalazioni a “Chi l’ha visto”

Di Redazione / 21 Aprile 2022

JESI, 21 APR – Sono tre le segnalazioni di
avvistamenti a Roma, Ancona, Milano di Andreea Rabciuc,
campionessa romena di tiro a segno, 27 anni, sparita il 12 marzo
dopo una furiosa lite il fidanzato Simone Gresti durante una
serata trascorsa con amici a Montecarotto, in provincia di
Ancona riferite ieri sera da ‘Chi l’ha visto?’. Le prime due
sono giunte da telespettatori, la terza è stata raccolta dal
legale di Gresti, indagato per sequestro di persona dalla
Procura di Ancona, ed affidata ai controlli dei carabinieri di
Jesi. “Chiedeva soldi piangendo a Roma, in zona Magliana, ad un
supermercato, alla fine di marzo. Diceva che non aveva né da
mangiare né da dormire. aveva un occhio livido e delle ferite
sul viso”, ha fatto sapere una signora mandando, via fax, un
biglietto alla redazione. Sul luogo, in un centro commerciale,
alcuni esercenti hanno confermato di aver notato, in quei
giorni, una ragazza simile ad Andreea, con piercing e un
caschetto di capelli blu. Altra segnalazione di una ragazza
somigliante ad Andreea vista il 16 aprile ad Ancona, in zona
corso Mazzini all’altezza della Galleria Dorica. Quanto a
Milano, l’avvocato Emanuele Giuliani ha riferito di aver
ricevuto in giornata la telefonata di signora che avrebbe visto
la ragazza nella zona della stazione metropolitana Cadorna,
direzione Rho Fiera. “Chiunque pensi di avere visto Andreea ce
lo faccia sapere” è stato l’appello lanciato in diretta da
Gresti, autotrasportatore, 43 anni, presente in studio insieme
all’avvocato Giuliani e al consulente del legale, Andrea
Ariola della Servizi Investigativi srl. “Spero che tutte le
segnalazioni siano verificate a fondo dalle forze dell’ordine”,
ha aggiunto Simone. Durante la trasmissione, il legale h
spiegato che Gresti “è stato dipinto come un menefreghista
rispetto alle sorti della fidanzata, ma è stato lui che nel
tardo pomeriggio di domenica 13 marzo è andato con la mamma di
Andreea a denunciarne la scomparsa. I carabinieri gli hanno
detto di tornare dopo qualche giorno perché la ragazza era
maggiorenne ed erano passate appena 24 ore”.

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