Roma, alla camera ardente il dolore immenso della moglie del carabiniere ucciso

Di Redazione / 28 Luglio 2019
1564324658512_1618544786005
1564324698273_1618544787703
1564324698291_1618544788835
1564324698122_1618544789963
1564324698148_1618544791219
1564324698174_1618544792687
1564324698206_1618544793925
1564324698229_1618544795056
1564324698252_1618544796205

Roma – Tocca la bara del marito e quasi si appoggia con entrambe le mani, la moglie del vice brigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega, ucciso il 26 luglio da un giovane americano che è stato arrestato. Un dolore composto, come quello della gente che numerosa, sta affollando in queste ore Piazza del Monte di Pietà dove è stata allestita la camera ardente dello sfortunato militare. La moglie (si erano sposati poco più di un mese fa a Somma Vesuviana), è arrivata in Piazza del Monte di Pietà alle 15,30. Stretta in un tailleur pantalone blu, sotto una camicia bianca, Rosa Maria veglia il feretro del marito Mario Cerciello Rega. I suoi occhi sono gonfi per tutte le lacrime che hanno pianto. Intorno a lei, immobile nel suo dolore, il viavai delle migliaia di persone e appartenenti alle forze dell’ordine che sono venuti a dare l’ultimo saluto al vice brigadiere ucciso il 26 luglio. Le telecamere, per volontà dei familiari della vittima, non sono ammesse all’interno della camera ardente. 

Per approfondire leggi anche: SARA’ TRASFERITO IL CARABINIERE CHE HA BENDATO IL GIOVANE AMERICANO

Sul posto anche il sindaco di Somma, Salvatore di Sarno che ha precisato come ad uccidere il carabiniere siano state 11, e non 8, coltellate. Per l’increscioso fatto sono state arrestati due cittadini americani.

Pubblicato da:
Redazione
Tag: camera ardente carabiniere mario cerciello rega moglie roma