Scontri prima del derby tra Lazio e Roma: cariche, fumogeni e feriti (video)
Un gruppo di centinaia di ultrà giallorossi tenta di raggiungere i supporter biancocelesti e davanti allo stadio Olimpico va in scena l’ennesimo copione di violenze durante il derby tra Lazio e Roma. I momenti di maggiore tensione si sono verificati prima dell’inizio della partita, a partire dal tardo pomeriggio, quando a piazza Mancini cinquecento romanisti, molti a volto coperto, si sono mossi da ponte Duca d’Aosta diretti a Ponte Milvio, per raggiungere l'area dov'erano radunati i laziali: di fronte si sono però ritrovati lo schieramento degli agenti e da lì è partito il lancio di oggetti contro il cordone delle forze dell’ordine.
Gli stessi tifosi sono stati respinti e hanno infine desistito, ma altre tensioni si sono poi verificate anche a Ponte Milvio, dove alcune centinaia di laziali che si stavano dirigendo allo stadio sono tornati indietro, attaccando il gli agenti della polizia già schierati, che per disperdere i violenti ha utilizzato idranti e lacrimogeni. La guerriglia degli ultrà è proseguita anche nelle zone vicine e su viale Pinturicchio sono stati danneggiati un semaforo e alcune macchine durante il lancio di bottiglie e sassi.
Non erano certamente queste le aspettative della vigilia. Il piano sicurezza era scattato già diverse ore prima e in questura a Roma non erano emersi «specifici elementi di criticità». Tuttavia l’attenzione era massima. A ciascuna tifoseria era stata, come da prassi, riservata una diversa zona di afflusso allo stadio. Erano state facilitate le operazioni di allestimento delle coreografie da parte delle rispettive compagini ultras e tutti gli impianti di videosorveglianza, della struttura sportiva e in strada, sono stati - ha fatto sapere la Questura - «proiettati al massimo regime di funzionalità per offrire un supporto elettronico agli operatori delle forze di polizia impiegati».