Spara e uccide il vicino di casa perché il cane abbaiava troppo: fermata 71enne
Una lite legata a un conflitto tra condomini che andava avanti da tempo è il motivo che avrebbe armato la mano di una 71enne che stamane, alle 8 circa, ha fatto fuoco nello stabile di via Brasside a Treviglio, in provincia di Bergamo, uccidendo un vicino di casa e ferendo in modo grave la moglie. La lite, spiegano i carabinieri intervenuto sul posto, è scoppiata all’esterno dello stabile condominiale tra l’arrestata e il 64enne, «lite nata per futili motivi, ma in un contesto di risalente conflittualità tra i tre protagonisti». Secondo alcune testimonianze era il cane della coppia il motivo dei continuai litigi: pare che abbaiasse di continuo.
ilvana Erzemberger, la donna di 71 anni che ha sparato ai vicini di casa a Treviglio (Bergamo), uccidendo Luigi Casati e ferendo la moglie Monica Leoni, ha utilizzato una pistola che deteneva regolarmente per uso sportivo. L’arma è stata posta sotto sequestro.
Al culmine del litigio di questa mattina la 71enne sarebbe rientrata in casa, avrebbe preso la pistola regolarmente detenuta e avrebbe sparato diversi colpi all’indirizzo dell’uomo, colpendolo "più volte al torace". Colpi che si sono rivelati mortali. Sentiti i colpi di pistola e affacciatasi al balcone del proprio appartamento al terzo piano, la moglie della vittima sarebbe scesa subito in strada per soccorrere il marito, "venendo tuttavia a sua volta colpita con altri colpi di pistola".
Allertati i soccorsi da parte di alcuni condomini, sul posto sono arrivati i carabinieri che hanno fermato, all’interno del proprio appartamento, la 71enne che deve rispondere di omicidio volontario aggravato e tentato omicidio. La donna ferita invece è stata trasportandola in elisoccorso all’ospedale di Bergamo, dove è tutt'ora ricoverata in pericolo di vita.
Dalla ricostruzione effettuata dai carabinieri, la settantunenne ha esploso alcuni colpi a Casati in strada, ferendolo a morte all’addome. La moglie, sentito gli spari dal loro appartamento al terzo piano della palazzina di via Brasside, è scesa per soccorrere il marito ed è stata a sua volta raggiunta dagli spari. Silvana Erzemberger, di professione commerciante, è accusata di omicidio volontario aggravato e tentato omicidio: non ha opposto resistenza.