Sparatoria Questura: parti civili, noi i soli per condanna

Di Redazione / 03 Maggio 2022

TRIESTE, 03 MAG – “Mai come in questo caso in una
Corte d’Assise anche e soprattutto i giudici popolari sono
chiamati a un difficile compito nel risolvere il dilemma tra ciò
che la legge può prevedere e ciò che un senso di giustizia
dovrebbe imporre. Ecco perché nella ricerca di quel senso di
giustizia ,in aula, probabilmente, saremo noi, e noi soli,
sottoscritti avvocati di parte civile a invocare la condanna del
Meran per il duplice omicidio”. Lo scrivono gli avvocati di
parte civile al processo a carico di Alejandro Augusto Stefan
Meran accusato di aver ucciso in Questura a Trieste i due agenti
Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, in vista del 6 maggio quando
ci sarà la discussione in Corte d’ Assise.
In una nota, gli avvocati (Valter Biscotti, Ilaria Pignattini,
Rachele Nicolin, Cristina Birolla e Roberto Mantello) spiegano:
“Lo dobbiamo alle famiglie di Matteo e Pierluigi e alle migliaia
di famiglie che si sono trovate nella stessa condizione, aver
sacrificato i propri figli per rendere migliore il nostro
paese”.
I legali fanno riferimento alla perizia del consulente della
Corte (e del PM) secondo la quale “l’imputato Meran non era
capace di volere al momento del fatto. Ciò porterebbe di fatto a
un non luogo a procedere che consentirebbe a Meran di evitare la
condanna”, concludono gli avvocati.

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