Strage Bologna: Ciavardini a processo per falsa testimonianza

Di Redazione / 27 Aprile 2022

BOLOGNA, 27 APR – Con l’accusa di falsa
testimonianza il Gup di Bologna, Alberto Ziroldi, ha rinviato a
giudizio tre testimoni che deposero nel processo in Corte
d’Assise a carico dell’ex Nar Gilberto Cavallini, poi condannato
all’ergastolo per la strage del 2 agosto 1980. Si tratta di
Luigi Ciavardini, anche lui ex Nar, già condannato in via
definitiva per la strage, Stefano Sparti, figlio di Massimo, il
grande accusatore di Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, e
Vincenzo Vinciguerra, ex di Ordine Nuovo e Avanguardia
Nazionale, che sta scontando l’ergastolo per la strage di
Peteano. Il processo comincerà l’11 ottobre.
Inizialmente erano 12 i testi accusati dalla Procura, con il
pm Antonello Gustapane, di falsa testimonianza e reticenza per
alcune dichiarazioni rese durante il processo Cavallini, ma poi
le altre posizioni sono state archiviate. Secondo l’accusa
Ciavardini, tra le altre cose, è responsabile di aver nascosto
l’identità degli amici di Cavallini che lo ospitarono a Villorba
di Treviso tra luglio e agosto 1980. Mentre Vinciguerra non
riferì i nomi di chi gli parlò di un collegamento tra il gruppo
di Fioravanti e Cavallini, il gruppo veneto di Massimiliano
Fachini e quello di Paolo Signorelli e Sergio Calore. Infine
Stefano Sparti risponde di falso per vari passaggi della sua
testimonianza. Per l’accusa mentì quando chiese in ospedale al
padre morente del perché avesse testimoniato il falso sulla
strage (“Fioravanti e Mambro erano alla stazione in abiti da
turisti tedeschi”), e il genitore gli rispose dicendo “non
potevo fare altrimenti e l’ho fatto per voi”.
Il legale di Sparti, Alessandro Pellegrini, spiega di non
essere sorpreso della decisione del Gup, e annuncia che “in
dibattimento chiederemo l’escussione di numerosi testimoni che
afferiscono alla vicenda di Massimo Sparti, che è la pietra
angolare del processo sulla strage e secondo noi ha deposto il
falso”.

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