Ucraina: a Vorzel seminario devastato, ora corsa per riaprirlo

Di Redazione / 06 Maggio 2022

VORZEL, 06 MAG – Il seminario di Vorzel, sobborgo
alle porte di Kiev, nella stessa area delle città martiri,
Bucha, Irpin, Borodjanka, vuole riaprire “a settembre”. E’
l’auspicio del rettore padre Ruslan Mykhalkiv. La struttura era
stata abbandonata dai 25 seminaristi, più i tre religiosi loro
guide, il 25 febbraio, dopo il primo attacco dei russi al vicino
aeroporto di Hostomel. Nei giorni successivi il seminario è
prima stato attaccato con due missili che hanno danneggiato ma
non distrutto la struttura. L’esercito russo si era
successivamente insediato nell’abitazione devastando tutto e,
alla ritirata, portando via tutto ciò che ha potuto, dai
computer alla lavatrice, dalle scarpe dei giovani alla tv. E’
stato rubato anche un calice usato da Giovanni Paolo II nella
sua visita in Ucraina nel 2001.
Da una decina di giorni il Rettore è tornato per cominciare a
fare la conta dei danni e le prime pulizie e riparazioni. E’
stato messo il cellophane alle finestre saltate, fatto un po’ di
ordine nelle stanze devastate. “I seminaristi ora sono ad
Horodok”, dice all’ANSA riferendosi ad una cittadina del centro
del Paese, “ma vorremmo iniziare il nuovo anno qui”. Sarà la
fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre “a farsi
carico di tutte le spese per le riparazioni e anche per
l’acquisto di tutte le cose che sono state trafugate”. Lo ha
assicurato il direttore di Acs-Italia, Alessandro Monteduro,
nell’incontro con il Rettore a Vorzel. La fondazione sostiene,
nella sua azione ‘ordinaria’ per l’Ucraina, gli studi dei 900
seminaristi del Paese. Dall’inizio del conflitto del 24 febbraio
ha stanziato ulteriori aiuti, destinati a tutte le diocesi del
Paese per le necessità emergenziali, per 2,5 milioni di euro.

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