Udine, campo nomadi consuma 100mila litri acqua al giorno

Di Redazione / 17 Febbraio 2022

UDINE, 17 FEB – Un consumo “anomalo”, pari a circa
100mila litri di acqua al giorno, da parte del campo nomadi di
via Monte Sei Busi a Udine, è stato segnalato dal Cafc, società
che gestisce il servizio idrico, all’amministrazione comunale
del capoluogo friulano. Lo ha reso noto lo stesso Comune oggi,
riferendo che questa mattina il sindaco Pietro Fontanini ha
effettuato un sopralluogo sul posto, con un funzionario
dell’amministrazione per verificare la situazione.
“Il campo nomadi sorge su un territorio di proprietà
demaniale – ha affermato il sindaco – ma è il Comune a pagare le
utenze per l’acqua. Il Cafc – ha proseguito – ci ha mandato una
comunicazione per denunciare un consumo idrico anomalo negli
ultimi mesi. Sono bastati pochi minuti per accertare la
veridicità della segnalazione: la lancetta del contatore
viaggiava a una velocità pazzesca. Abbiamo documentato tutto
anche con alcuni video – ha aggiunto – per consentire agli
uffici di fare le valutazioni del caso e le proiezioni rispetto
ai costi possibili”.
Il sindaco ha poi evidenziato che “a regime, il campo nomadi
ci costa tra i 24 mila e i 26 mila euro l’anno solo per l’acqua.
Con l’impennata degli ultimi due mesi, è ragionevole pensare che
i costi possano aumentare ancora, anche alla luce dello stato di
degrado degli impianti”.
Fontanini ha infine annunciato che intende prendere contatti
con il Cafc per trovare una soluzione. “L’Enel, per esempio, ha
intestato i contatori alle singole utenze – ha detto – e ogni
famiglia si paga la propria bolletta di energia elettrica.
Dobbiamo trovare il modo di replicare lo stesso modello con
l’acqua. Siamo già alle prese con il caro bollette – ha concluso
– dunque è surreale e grottesco spendere cifre folli per un
campo nomadi che consuma acqua come fosse una cittadella dello
sport con piscine olimpiche”.

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