Università: Bologna, manovra per ridurre tasse al ceto medio

Di Redazione / 30 Marzo 2022

BOLOGNA, 30 MAR – Una manovra da circa un milione di
euro per agevolare il ceto medio, altrettante risorse per poter
inserire una sorta di ‘flat tax’ per chi è fuori corso in debito
della sola prova di laurea e l’intenzione di allargare ancora la
platea di studenti esenti, arrivando ad essere l’ateneo con la
‘no tax area’ più ampia d’Italia. Sono le misure presentate
dall’università di Bologna, in conferenza stampa dal rettore
Giovanni Molari, dopo il via libera del cda.
L’Alma Mater ha deciso di rafforzare il sostegno ai redditi
medio bassi per l’anno accademico 2022-23. Si confermerà non
solo la soglia attuale di no tax area fissata a 23mila euro di
Isee, ma è stata manifestata la volontà di alzarla a 26mila,
anche a partire dal prossimo anno accademico, se la Regione
interverrà per aumentare a 26mila il valore minimo di Isee entro
cui concedere borse di studio. Restano invariate le regole per
la fascia 23-33mila euro, mentre si ridurrà in maniera
consistente il contributo per la fascia successiva, 33-45mila
euro, “che riteniamo sia una fascia particolarmente esposta alla
crisi pandemica – ha spiegato Molari – e che non gode di altre
agevolazioni”. Uno sgravio che potrebbe portare a pagare fino a
200 euro in meno. Le risorse per studenti in stato di disagio
saranno più che raddoppiate, da 200 a 450mila euro. E, infine,
chi è al secondo anno fuori corso in debito solo della prova
finale e ha Isee uguale o inferiore a 35mila euro potrà
richiedere di accedere a una contribuzione fissa calmierata pari
a 500 euro per l’anno successivo.
Cambia anche il regolamento per i concorsi dei docenti di
prima e seconda fascia. Non sarà più individuato un solo
candidato idoneo, ma la commissione proporrà ai dipartimenti una
lista fino a un massimo di tre e sarà poi il dipartimento a
selezionare il migliore.

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