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EY-SWG, Amministrazioni comunali centrali per cittá piú smart e vivibili

Di Redazione |

ROMA (ITALPRESS) – I cittadini valutano positivamente le loro cittá, evidenziando un miglioramento nella digitalizzazione, nell’offerta culturale e nella bellezza degli spazi urbani negli ultimi anni grazie alle politiche adottate dalle amministrazioni. Tuttavia, emerge un peggioramento dei fattori che riguardano la sostenibilitá e l’inclusione sociale, aspetti cruciali per una qualitá della vita sempre piú elevata. I cittadini dei capoluoghi del Sud sono quelli che piú spesso evidenziano i miglioramenti rispetto al passato, nonostante siano i piú insoddisfatti. È quanto emerge dalla seconda edizione di un’indagine realizzata da EY, in collaborazione con SWG, su un campione di oltre 1200 residenti in cittá italiane capoluogo di provincia e presentata oggi a Roma in occasione dell’evento Forum PA. “Le amministrazioni comunali sono considerate il principale attore responsabile dei cambiamenti in corso in materia di digitalizzazione (64%), transizione ecologica (55%) e inclusione sociale (62%), ma é percezione diffusa che si debba continuare a investire in questi ambiti – commenta Antonio Lombardo, Italy Government & Public Sector Consulting Leader di EY -. I dati emersi dall’analisi realizzata insieme a SWG evidenziano, inoltre, l’importanza di intraprendere iniziative per attrarre studenti e lavoratori e per promuovere l’imprenditoria e l’occupazione femminile e giovanile”. I cittadini promuovono i capoluoghi in termini di qualitá della vita, con una valutazione delle opportunitá di divertimento in crescita rispetto al 2022 e valutano in maniera positiva la qualitá dell’offerta culturale (voto medio 6,5 in una scala da 1 a 10), la diffusione dei servizi pubblici (6,5), la bellezza degli spazi (6,5). Tuttavia, la qualitá dell’ambiente e dell’aria (5,8), la presenza di spazi di aggregazione (5,9) e la facilitá di spostamenti interni (5,9) non ricevono la sufficienza. Con un punteggio basso viene valutata anche la capacitá dell’amministrazione di prendersi cura della cittá e dei suoi spazi (5,1). I cittadini dei capoluoghi italiani hanno espresso una valutazione positiva, seppur non entusiastica, dello stato di digitalizzazione delle loro cittá, con il 34% che percepisce un miglioramento negli ultimi 5 anni delle infrastrutture digitali. Soprattutto per quanto riguarda i servizi digitali e l’accessibilitá agli stessi, i cittadini riconoscono l’amministrazione locale come il soggetto piú importante per intraprendere iniziative in questo campo (64%), tuttavia il 51% degli intervistati ritiene che le amministrazioni comunali non abbiano investito a sufficienza per migliorare i servizi digitali negli ultimi cinque anni. Si evidenzia, quindi, un forte aspettativa da parte dei cittadini nei confronti delle amministrazioni comunali e dei cambiamenti che queste possono mettere in campo. La disponibilitá e l’efficacia di servizi digitali é migliorata per il 56% dei cittadini. Le cittá del Nord-Est hanno registrato le valutazioni piú alte per qualitá delle infrastrutture digitali, con un voto di 6,5 in una scala da 1 a 10, mentre il Sud e le Isole sono risultate le aree con le valutazioni piú basse (5,6). Inoltre, da un confronto con i risultati dell’indagine EY Smart City Index 2025, si evidenzia che oltre un terzo dei cittadini residenti in cittá con un piú alto indice di Smart City afferma di aver percepito un miglioramento delle infrastrutture digitali. Nonostante un calo di attenzione generale all’ambiente rispetto al 2022, il 25% degli intervistati ha notato un miglioramento nella presenza di spazi verdi e nella bellezza degli spazi urbani. L’85% dei rispondenti dá una valutazione oltre la sufficienza riguardo al proprio impegno rispetto all’ambiente, mentre si valutano piú negativamente i propri concittadini e i cittadini italiani in generale. Inoltre, si registra un calo in queste valutazioni rispetto al 2022, lasciando trasparire una minore importanza data a questi aspetti. Anche nel campo della sostenibilitá l’amministrazione comunale é considerato il soggetto piú importante per trasformare le cittá (55%), ma cresce anche il ruolo dei singoli cittadini (22%), rispetto all’importanza ad essi attribuita nel rendere la cittá piú smart e vivibile (18%), evidenziando l’importanza della dimensione individuale in materia di sostenibilitá. Emerge poi la percezione che gli attori presi in analisi non abbiano investito particolarmente per migliorare la sostenibilitá ambientale della cittá, con una percentuale di cittadini soddisfatti che non supera la metá dei rispondenti: amministrazioni locali (46%), associazioni di cittadini/organizzazioni del terzo settore (44%), imprese del territorio (38%) e associazioni di categoria (36%). Di conseguenza, resta centrale la necessitá di continuare a investire per rendere la propria cittá piú sostenibile, ritenuta importante dal 95% dei cittadini. Questa valutazione é considerata ancora piú importante da coloro che vivono in cittá che hanno registrato un valore basso nell’indice Smart City. Inoltre, anche in questo caso le cittá del Nord-Est hanno registrato le valutazioni piú alte, mentre il Sud e le Isole sono risultate le aree con le valutazioni piú basse. Per quanto riguarda l’inclusione sociale, é ritenuta piú importante la presenza nelle cittá dei seguenti aspetti: inclusione degli strati piú deboli all’interno del mercato del lavoro (voto medio 7,6 su una scala da 1 a 10), servizi per sostenere famiglie e persone in difficoltá (7,5), iniziative per attrarre studenti e lavoratori (7,5). Tra gli aspetti percepiti come meno importanti, ma comunque con un voto medio oltre la sufficienza, vi sono invece l’inclusione e tutela delle minoranze (6,8) e la presenza di servizi che favoriscano l’inclusione dei migranti (6,4). Inoltre, si evidenzia l’importanza di attrarre turisti (7,6) nelle cittá che hanno registrato un indice Smart City basso o medio. Attrarre lavoratori e studenti, puntare sull’imprenditoria e promuovere il mercato del lavoro per giovani e donne sono considerati dai rispondenti le iniziative piú importanti da mettere in campo, per cui si é fatto ancora troppo poco. L’amministrazione comunale ha anche in questo caso il primato come soggetto piú importante per rendere la cittá piú inclusiva (62%) e, allo stesso tempo, solo meno della metá dei rispondenti (46%) é soddisfatto degli investimenti che la propria amministrazione locale ha fatto in questo ambito. Infine, per l’89% dei rispondenti é importante che nei prossimi cinque anni si continui a investire nell’inclusione sociale. – foto spf/Italpress – (ITALPRESS). fsc/com 20-Mag-25 15:15

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