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Lo sport fa bene a tutte le etá, parola di Marzorati
MILANO (ITALPRESS) – Lo sport fa bene a tutte le etá, ma ancor di piú con il passare degli anni: muoversi aiuta infatti a contrastare il logoramento a cui l’organismo va incontro invecchiando. Come se fosse un farmaco, dopo una certa etá l’attivitá fisica va prescritta e dosata con attenzione, una buona regola che diventa un imperativo ai livelli sportivi piú alti. Il campione che continua a vincere quando gli altri hanno appeso le scarpette al chiodo é sicuramente un atleta dotato, disciplinato e motivato, ma sicuramente anche sostenuto da un team di medici esperti e dedicati, un vero e proprio gioco di squadra, in campo e fuori. Sono alcuni dei temi trattati da Pierluigi Marzorati, uno dei piú famosi giocatori di basket italiani, iconica leggenda della Pallacanestro Cantú, giá presidente per cinque anni del comitato regionale lombardo del Coni e oggi direttore generale della Legends International Basket Association – LIBA, intervistato da Marco Klinger, per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress. “Spesso qualche infortunio fa bene – ha esordito – Io a 24 anni, prima di fare la seconda Olimpiade, ho avuto un problema di sciatalgia, ho fatto la radiografia, come si usava fare nel 1976. La diagnosi: un problema al nervo interstiziale della schiena, dovevo smettere di giocare. Allora tornai in societá abbastanza abbacchiato, a quel punto ci fu la proposta di un chiropratico che esercitava a Como e poteva fare al caso mio – ha ricordato Marzorati – Con tre trattamenti ho avuto un beneficio incredibile”. “Quelli che mi hanno seguito non erano solo medici, ma cercavano di non spremermi dal punto di vista sportivo, ma di seguirmi sulla condizione migliore per me – ha spiegato l’ex cestista – Spesso nello sport si usa sfruttare nel modo piú esasperato possibile l’atleta, io ho avuto la fortuna di aver avuto medici che volevano sí recuperarmi, ma con una visione futura”. Con Marzorati, che durante la sua carriera si é laureato in ingegneria e che dopo il ritiro esercita la professione come progettista di impianti civili e sportivi, é impossibile non affrontare i temi prettamente sportivi, tra cui la piú grande delusione in una carriera strepitosa: “A Cantú abbiamo vinto quando avevo compagni di squadra in gamba e perso quando erano scarsi, io contavo poco – ha precisato – La sconfitta in semifinale con la Jugoslavia alle Olimpiadi di Montreal é stata un grande rimpianto, eravamo avanti di 13 punti e siamo stati rimontati”. Per i 70 anni di Cantú, Marzorati é tornato a giocare all’etá di 54 anni: “All’inizio l’ho presa seriamente, mi ero allenato abbastanza, poi negli ultimi giorni erano iniziate le interviste, le foto – ha raccontato l’ex giocatore, che con quella apparizione dell’8 ottobre 2006 in campionato contro Treviso é diventato il piú anziano mai sceso in campo in un incontro ufficiale di Serie A – In ogni caso, l’avevo presa in modo goliardico, anche perchê era da 16 anni che non frequentavo piú il campo”. Infine, sul progetto dedicato agli atleti over 55: “Con LIBA Italia, associazione di veterani del basket, abbiamo tra gli obiettivi quello di promuovere iniziative di carattere sportivo, ma allo stesso tempo educative e formative nelle scuole – ha rivendicato – Inoltre, vogliamo fare anche qualcosa per giocatori e dirigenti del basket, impostare una sorta di screening sanitario per controllare lo stato di salute”, ha concluso. – foto tratta da video Medicina Top – (ITALPRESS). xd7/fsc/red 06-Mar-24 09:50