Catania, primo sciopero all’Ikea «I diritti non si smontano»

Di Redazione / 11 Giugno 2015

CATANIA – E’ stata la volta dei lavoratori del punto vendita catanese di Ikea a scioperare ieri secondo un cronoprogramma che ha avuto inizio il 4 giugno scorso nei punti vendita di Ikea della Lombardia e di varie altre città italiane. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno deciso l’iniziativa – al motto «i diritti non si smontano» -, dopo che il gruppo ha comunicato l’intenzione di revocare unilateralmente il contratto integrativo aziendale a partire dal primo settembre 2015. Da parte dell’azienda, ieri è stata diffusa una nota in cui oltre a sottolineare come «per Ikea i propri collaboratori sono la risorsa più importante», i responsabili aziendali spiegano come «la criticità perdurante dell’attuale contesto economico e concorrenziale ha spinto Ikea Italia a decidere di non rinnovare automaticamente il Contratto Integrativo Aziendale, di cui alcuni temi risalgono al 1993 e altri al 2000, con l’obiettivo di ridiscuterne i contenuti guidati, oggi come ieri, dai valori aziendali e ispirati a equità sociale e corresponsabilità.
 
«Ikea vuole arrivare a firmare – spiega la nota – un nuovo contratto integrativo aziendale che sia in linea con il nuovo contesto economico e sociale e assicuri basi solide allo sviluppo futuro della presenza di Ikea in Italia». A questo proposito, un incontro fra le parti è fissato per oggi.

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