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Crisi Cmc, appello per i lavoratori anche dal vescovo di Caltanissetta

Di Redazione |

CALTANISSETTA – Trovare una soluzione rapida al dramma delle imprese e dei lavoratori coinvolti nella crisi della Cmc di Ravenna. E’ l’appello a Stato e Regione del Comitato creditori siciliani della Cmc, del sindaco e del vescovo di Caltanissetta, Giovanni Ruvolo e mons. Mario Russotto, che si offrono come mediatori per un incontro fra il premier Conte e il governatore Musumeci per «raggiungere un’intesa politica super partes su una soluzione tecnica già individuata».

«Il premier Conte – si legge nell’appello – ha dichiarato che lo scopo del proprio mandato è quello di riaccendere la fiducia dei cittadini italiani nelle istituzioni. Le oltre 100 imprese siciliane creditrici da due anni della Cmc di Ravenna, i loro 2.500 dipendenti senza stipendio da molti mesi e le vaste comunità di cittadini coinvolte nei disagi creati dal mancato completamento del raddoppio della Agrigento-Caltanissetta e della Palermo-Agrigento nonché della metro di Catania, si fidano delle istituzioni».

«Ora – scrivono nella nota il Comitato creditori siciliani della Cmc, il sindaco e il vescovo di Caltanissetta, Giovanni Ruvolo e mons. Mario Russotto – auspichiamo che i ministeri dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture, di concerto con Anas e Regione individuino una definitiva soluzione tecnico-giuridica da inserire nella conversione in legge del decreto Sblocca-cantieri che consenta il saldo in tempi brevi di tutti i crediti pregressi e il completamento in sicurezza delle opere da realizzare». «Auspichiamo la massima collaborazione – conclude l’appello – per trovare una soluzione del problema. Per questo facciamo appello alle note doti di pacatezza, saggezza, senso delle istituzioni e attenzione per i bisogni dei cittadini costantemente espresse dai Presidenti Conte e Musumeci perché accettino di incontrarsi e di trovare un’intesa politico-istituzionale che restituisca in tempi brevissimi a questa vasta porzione d’Italia la speranza in un futuro». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA