Le “chiamate” della Uila Sicilia alla politica: "Ma la politica risponde tardi o non risponde mai!"
Tra gli argomenti sul tappeto le riforme mancate e le problematiche legate ai Forestali
“Su Agricoltura e Forestale, Pesca, Consorzi di Bonifica e Industria agroalimentare abbiamo fatto tanti tentativi di chiamata alla politica e continuiamo a farli. Ma la politica di questa regione risponde tardi e spesso male o non risponde mai!”
Protesta l’Esecutivo della Uila Sicilia, convocato oggi (mercoledì 23) dal segretario Nino Marino a margine del Consiglio nazionale dell’organizzazione sindacale dei lavori agroalimentari, che si è riunito stasera a Reggio Calabria sotto la guida della segretaria generale Enrica Mammucari. Domani, invece, la Uila terrà sempre a Reggio un convegno su “La campagna dei diritti: salute e sicurezza nel settore agroalimentare” che verrà concluso dal leader nazionale della Uil, PierPaolo Bombardieri.
Nel corso della riunione di Esecutivo, cui hanno preso parte il segretario nazionale Uila Gabriele De Gasperis e i segretari generali di Filbi e Filbi Sicilia Francesca Torregrossa ed Enzo Savarino, la Uila siciliana ha parlato di riforme mancate: “Sulla Forestale siamo ancora fermi alla serrata del presidente della Regione, Renato Schifani, dopo la richiesta unitaria dei sindacati per un incontro che facesse chiarezza su un disegno di legge pronta da tempo ma non ancora esaminato dalla Giunta. Sui Consorzi di Bonifica, invece, assistiamo con preoccupazione all’inquietante e per nulla inedito stato di paralisi dell’Ars dove si sarebbe dovuto discutere, migliorare e approvare il provvedimento che riorganizza e rilancia, come noi speriamo, enti fondamentali per il settore primario. Adesso, stentiamo a credere che non se ne farà nulla e che un’altra legislatura passerà invano. Ma è così”.
Una battuta, infine, sulla recente iniziativa della Uila a Francavilla di Sicilia “per fare chiarezza” su un progetto di investimento da 10 milioni di euro che un’azienda dolciaria, la Di Costa Spa, vorrebbe realizzare in terra d’Alcantara ma che è rimasto bloccato per tre anni nei cassetti degli uffici di quel Comune. “Abbiamo ottenuto – afferma la Uila – che venisse avviato l’iter per l’esame della variante di destinazione d’uso, siamo pronti a intervenire ancora a Francavilla come altrove quando verremo a conoscenza di ritardi politici e inerzie burocratiche che negano ai siciliani opportunità occupazionali e di sviluppo sociale”.