Licenziamenti Sirti, parte da Catania “settimana della lotta”

Di Redazione / 11 Marzo 2019

CATANIA – Si è svolto oggi a Catania il corteo di protesta dei lavoratori della Sirti di Sicilia e Calabria. I lavoratori delle sedi Sirti siciliane di Palermo e Catania e dello stabilimento di Catanzaro hanno sfilato fino alla Prefettura della città etnea per dire no agli 833 licenziamenti annunciati a livello nazionale dall’azienda.


In Prefettura una delegazione unitaria delle organizzazioni sindacali, insieme ai lavoratori, è stata ricevuta dal viceprefetto. «Abbiamo chiesto di riferire al governo la nostra indisponibilità ad accettare anche un solo licenziamento: parliamo di un settore che non in è crisi ma, al contrario, pieno di lavoro – dicono i segretari Fiom Cgil Palermo Angela Biondi e Francesco Foti, e Giuseppe Romano, coordinatore Rsu Sirti -. Non si può scaricare sui lavoratori il sistema degli appalti e subappalti sempre più al ribasso. È necessario che il governo intervenga, a partire dai gestori della telefonia, ponendo regole al sistema ed è altrettanto necessario che l’azienda apra la discussione. E per farlo, deve sospendere le procedure di licenziamento avviate il mese scorso».


Domani si terrà al Mise il confronto col governo. I lavoratori mantengono lo stato di agitazione e il blocco per viaggi, trasferte e straordinario. Con quella di oggi di Sicilia e Calabria è partita la «settimana della lotta», con manifestazioni interregionali in tutte le sedi per coprire a scacchiera il territorio nazionale, dice il sindacato.

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