Pfizer Catania, i sindacati chiedono chiarezza sul futuro: «L'azienda non investe da anni»
Ieri la riunione in Prefettura, giovedì c'era stato un sit-in. Ora le sigle Filctem Cgil, Uiltec-Uil, Femca-Cisl, Ugl Chimici e Fialc-Cisal vogliono un incontro chiarificatore con l’azienda
«Vogliamo trasparenza dall’azienda Pfizer, il cui amministratore delegato dice lui stesso di non conoscere il futuro. Però nel frattempo Confindustria dice pubblicamente che si sta facendo un investimento da 35 milioni di euro. Noi ribadiamo che quella cifra serve solo per una manutenzione ordinaria. Ora bisogna sedersi a un tavolo per parlare di futuro». A dirlo, ieri mattina al termine di un lungo colloquio in Prefettura - oltre due ore - è stato Gerry Magno, segretario etneo di Filctem Cgil. Il riferimento è a quanto detto pubblicamente dalla presidente di Confindustria Catania, Maria Cristina Busi Ferruzzi. E, per i sindacati - presenti oltre Filctem anche Uiltec Uil, Femca Cisl, Ugl Chimici e Fialc Cisal, servono chiarimenti.
Il giorno precedente, giovedì 13, i sindacati avevano organizzato un sit-in davanti all’azienda, e la richiesta con cui sono arrivati in Prefettura non è cambiata dopo le due ore di colloquio con la viceprefetta Federico Nicolosi: «Chiederemo con istanza formale un incontro urgente tra parti sociali e Pfizer, e la Prefettura ha mostrato interesse e attenzione. Pfizer ha del resto un progetto internazionale di rivisitazione dei prodotti in tutti i siti del mondo che dovrebbe finire a giugno ma potrebbe accelerare», spiega Giuseppe La Mendola segretario provinciale Fialc Cisal.
Nel sito etneo di Pfizer, lavorano attualmente «540 persone, a cui se ne aggiungono almeno 150 dell’indotto. E le preoccupazioni per chi lì lavora sono le stesse della procedura conclusasi nel 2022 con 130 esuberi, poi trasformati in esodi volontari: negli ultimi 20 anni non ci sono mai stati investimenti. L’azienda sembra aver attuato la strategia del carciofo: è partita dalle foglie esterne, e ora non resta che il centro. Non sono mai stato così preoccupato, e spero che si interessi anche il sindaco Enrico Trantino», afferma Alfio Avellino segretario provinciale Uiltec Catania.
«L’azienda - conferma Angelo Mirabella, segretario di Ugl Chimici Catania - ha praticato una dismissione pezzo per pezzo del sito catanese. E ci ha dimostrato di essere poco comunicativa. Siamo arrivati all’ultimo atto. Per 20 anni non ha aggiornato nessun tipo di apparecchiatura e non ha portato nessun nuovo prodotto. Ora punta alle biotecnologie invece che sui farmaci che considera obsoleti prodotti qui. Anche l’amministratore delegato non ha informazioni sul futuro, non di anni ma per i prossimi tre o quattro mesi. Serve un supporto reale che ci porti a capire i piani di Pfizer».
La speranza dei sindacati è quindi riposta nel prossimo colloquio, come dice Giuseppe Coco, reggente di Femca Cisl Catania: «La necessità assoluta è tutelare i lavoratori. Pfizer deve rispettare gli impegni presi. Avevano dato garanzie su investimenti che in realtà non sono avvenuti. La Prefettura si è presa l’incarico di convocare tutte le parti per un tavolo per rivedere tutti gli accordi e fare in modo che a Catania questo stabilimento rimanga. O che, se ci sono altri progetti, che si tutelino i lavoratori che sono tutt’ora nello stabilimento», conclude.
Sulla vicenda, la deputata Ars Lidia Adorno (M5s) ha annunciato la presentazione di una interrogazione.