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Il caso

Priolo: per Eni Versalis Fiom, Filt, Fillea e Filcams hanno deciso di dichiarare lo stato di agitazione

Lo fa sapere il segretario confederale della Cgil, Pino Gesmundo, all’indomani dell’incontro sindacale tenutosi a Roma

Di Redazione |

«La Cgil e le categorie interessate dalla vertenza Eni Versalis, Filctem, Fiom, Filt, Fillea e Filcams, hanno deciso di dichiarare lo stato di agitazione a livello nazionale e la programmazione di una manifestazione nazionale sotto il Mimit in occasione del prossimo incontro. Oltre a ciò, la Filctem nazionale ha deciso di proclamare otto ore di sciopero per tutti i lavoratori diretti impiegati negli stabilimenti coinvolti per il medesimo giorno». Lo fa sapere il segretario confederale della Cgil, Pino Gesmundo, all’indomani dell’incontro sindacale tenutosi a Roma, spiegando che saranno definite nei prossimi giorni le modalità specifiche delle mobilitazioni, «contro la chiusura della chimica di base».

La chiusura dei cracking di Priolo e Brindisi, sostiene, “comporterà un effetto a catena che determinerà lo smantellamento dell’intero petrolchimico di Brindisi e Priolo, in prospettiva, e ricadute che porteranno alla dismissione anche degli impianti di Ferrara, Ravenna e Mantova. Oltre alla chiusura di Ragusa già effettuata e l’impatto sull’indotto che, considerato il rapporto 1 a 3 rispetto ai diretti, rischia di coinvolgere il destino occupazionale di oltre 20.000 persone. Peraltro i lavoratori metalmeccanici, quelli dei trasporti, gli edili e i lavoratori dei servizi (pulizie, ristorazione e vigilanza) non sono stati affatto coinvolti nel percorso di confronto tra le parti». Da domani, spiega dunque Gesmundo, “saranno attivate assemblee dei lavoratori coinvolti, incontri pubblici con la cittadinanza, iniziative con le istituzioni locali per sensibilizzare tutti sulle gravi conseguenze che le scelte di Eni comporteranno al sistema Paese e ai territori coinvolti in particolare. Difendiamo il nostro futuro, difendiamo il lavoro, difendiamo gli interessi del nostro Paese».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA