Slp Cisl Poste, "Lavoratori in condizioni di invivibilità al centro smistamento di Pantano D'Arci"
L'allarme lanciato da Carlotta Grasso, segretaria provinciale del sindacato
Pesanti disagi dei lavoratori, al centro di smistamento postale, nella zona industriale di Pantano D’Arci, a Catania. “Purtroppo, spiega Carlotta Grasso, segretaria provinciale Slp Cisl Poste, nonostante i nostri solleciti e note sindacali, il problema resta sul tappeto e al momento, non ci sono soluzioni di sorta. In questa struttura, sono applicati in turnazione, otre 400 lavoratori, che continuano a soffrire condizione di assoluta invivibilità. Sinora, le risposte aziendali, non ci soddisfano e le soluzioni sono raffazzonate e prive di un’attenta programmazione. Sicché, ci sono reparti con attivazioni parziali, altri con sistemi guasti. Le scuse? Le solite. “Abbiamo comunicato ai vertici aziendali”, ci dicono, ma sta di fatto che nulla si muove concretamente.
Ci vorrebbero, a nostro avviso, investimenti e programmi, che risolverebbero queste problematiche e non interventi palliativi. Nel frattempo, continua la sofferenza dei lavoratori, costretti anche a cure esterne. Non a caso, nei giorni scorsi, una lavoratrice ha dovuto far ricorso alle cure del pronto soccorso di un ospedale cittadino. Di più. Il quadro, si fa ancor allarmante, se consideriamo il probabile innalzamento, nei prossimi giorni, delle temperature con le previsioni da bollino rosso, per quanto concerne il nostro territorio” Aggiungono, all’unisono Giuseppe Lanzafame e Graziana Zuccaro, responsabili sicurezza. “Siamo fortemente preoccupati per la saluta e la sicurezza, soprattutto dei colleghi definiti “fragili” che più degli altri sono a rischio.
Con una lettera, inoltrata all’ Azienda, abbiamo evidenziato un’altra problematica, presente nel territorio di Pantano D’Arci e quindi anche nel nostro centro. Nella struttura, sono presenti insetti, zanzare, ecc. che chiaramente creano molto fastidio e mettono a rischio la salute dei lavoratori. La soluzione? Una più continua e puntuale operazione di disinfestazione. Ma, anche in questo caso, le nostre richieste non hanno avuto alcun riscontro. Riteniamo, pertanto, che non sia più tollerabile una situazione del genere. Siamo restii a denunciare agli organi esterni tali precarie condizioni, ma, in fretta, pretendiamo soluzioni aziendali”.