20 dicembre 2025 - Aggiornato alle 19 dicembre 2025 23:51
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Stm, nessuna chiusura in Italia: no a esuberi ma trasferimenti e formazione per 1743 dipendenti

E' quanto emerge dal tavolo al Mimit. A Catania previsti investimenti per 2,6 miliardi di euro. I sindacati perplessi sul piano presentato

Redazione La Sicilia

28 Luglio 2025, 18:30

STMicroelectronics-NXP-Semiconductors1

STMicroelectronics ribadisce che nessun sito in Italia verrà chiuso e che gli investimenti su Catania e Agrate, nel triennio 2025-2027, resteranno rispettivamente a 2,6 e 1,4 miliardi. Durante il tavolo convocato al Mimit l’azienda ha presentato l’aggiornamento del piano industriale, confermando gli impegni. I sindacati però abbassano la guardia mentre il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato un tavolo permanente con una nuova convocazione nel mese di settembre. Urso ha anche chiesto approfondimenti sugli investimenti previsti per il sito di Agrate, e su una possibile accelerazione del piano, anche alla luce dell’acquisizione da parte di Stm della divisione di Nxp.

Il nodo occupazione

Tra i nodi principali, che preoccupano i sindacati, c'è quello occupazionale. Sarebbero 1.743 i dipendenti di Stm che nel triennio 2025-2027 potrebbero essere trasferiti o formati, mentre altri 400 circa potrebbero andare in pensione. Non si tratterebbe quindi di licenziamenti ma di strumenti alternativi per gestire le 1.743 posizioni. Di queste 1.490 riguardano la Lombardia e 206 la Sicilia. Sono previste al contempo 448 nuove assunzioni esterne, 188 in Lombardia e 243 in Sicilia.

La perplessità dei sindacati

I sindacati però non sono affatto convinti. Stm «non accetta di investire ulteriormente in Italia, mantenendo sul tavolo la necessità di ridurre la base occupata, richiesta per noi inaccettabile», dichiara la segretaria nazionale Fiom-Cgil, Barbara Tibaldi. Per il segretario nazionale Fim-Cisl, Massimiliano Nobis, «l'azienda ha riproposto il piano presentato lo scorso 10 aprile, dove prevede anche un forte ridimensionamento occupazionale su Agrate. Tutto questo non è soddisfacente. Servono investimenti importanti su Agrate come quelli effettuati per Catania». «Chiediamo un percorso condiviso e continuo che abbia come scopo garanzia e salvaguardia dei livelli occupazionali e degli investimenti nei siti italiani», dichiarano Luca Colonna, segretario nazionale Uilm, e Giuseppe Caramanna, coordinatore nazionale Uilm per Stm.