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Aci Castello e segnalazione su parcheggi e cartelloni, la risposta del sindaco Scandurra

Il primo cittadino del Comune in provincia di Catania risponde con una nota ad un cittadino che aveva inviato una segnalazione alla nostra rubrica "Lo dico a La Sicilia"

Di Redazione |

Il sindaco di Aci Castello Carmelo Scandurra risponde, con una nota, a quanto scritto dal lettore Giancarlo Lo Faro, de “Lo Dico a La Sicilia”, rubrica del nostro sito.

«Intanto ammetto l’imbarazzo di non comprendere il messaggio che il lettore ha inteso trasmettere.Volendo analizzare i periodi che compongono il corpo del testo, a intuito si lamenta la difficoltà di raggiungere il Comune di Aci Castello a causa della segnaletica metallica, cartacea che comunica quello che nella norma legale è da interpretare. Le norme del codice stradale non necessitano interpretazioni: sono regole che gli automobilisti sono tenuti a conoscere e a rispettare, esattamente come eventuali avvisi. Rispetto la “lunga numerazione di strisce blu” e “la sosta a pagamento e per giunta numerati: limitando al massimo lo spazio del parcheggio” si fa presente che la numerazione apposta in prossimità delle strisce blu non indica il posteggio riservato: sono i numeri di censimento degli stalli. Da oltre due anni, inoltre, a causa dei ricorsi delle ditte che hanno partecipato al bando di gara, il pagamento non è attivo. Se ho capito bene, dunque, per il signor Lo Faro a causa delle strisce blu nessuno può più visitare Aci Castello?

Relativamente alle strisce gialle contestate dal lettore, si ricorda che queste indicano i posti dedicati ad alcune categorie speciali come le Forze dell’Ordine, i residenti e i disabili mentre il divieto di sosta ambo i lati nelle vie parallele e laterali è disposto per regolare il traffico urbano. Destituito da ogni fondamento è poi l’allarme riportato circa i pericoli che per il lettore riguarderebbero la struttura del Castello Normanno. L’interdizione per il pericolo di caduta massi riguarda la scala che collega la piazza con l’accesso al mare. La struttura del maniero è sicura e “infatti assiduamente turisti e scolaresche vengono a visitare la fortificazione”.La chiosa, poi, sconfina nel surreale. Il lettore scrive: “Nel contempo le autorità competenti dovrebbero verificare che dal lato mare per Catania diversi manufatti e costruzioni contravvenendo ad ogni norma espongono il divieto di sosta! Chi dovrebbe vigilare “non vede, non sente e non parla”. Non facendo parte dell’onorata società, servo il popolo!”. Il signor Lo Faro imputa un atteggiamento di omertà e di connivenza delle Forze dell’Ordine rispetto presunti illeciti. Questo passaggio è davvero incredibile!Vorrei, infine, ricordare al direttore e ai suoi stimabili redattori che il Testo Unico dei doveri del giornalista, all’articolo 2 comma a) dispone il controllo accurato dei dati e delle notizie di pubblico interesse secondo la verità sostanziale dei fatti. Pur difendendo il diritto all’informazione e la libertà di opinione, suggerisco una maggiore attenzione prima di procedere alla pubblicazione delle segnalazioni trasmesse dai cittadini non iscritti all’Ordine dei Giornalisti».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA