Lo dico
Camminare in via Plebiscito, a Catania, è diventato un percorso a ostacoli
I pedoni sono costretti ad avanzare tra cespugli incolti, spazzatura e auto parcheggiate suimarciapiedi. Questi ultimi, da un lato della strada sono totalmente inesistenti poiché ricoperti darigogliosi cespugli, dall’altro lato si sono ridotti drasticamente a poco più di 50 cm.

Le strisce blu, disposte a spina di pesce, restringono ulteriormente la carreggiata e spingono gliautomobilisti che devono parcheggiare a invadere i marciapiedi con le loro auto.

Inoltre, l’erba alta e incolta fuoriesce anche dalla recinsione dell’ex ospedale Vittorio Emanuele e irami sporgenti causano un ulteriore disagio, poiché costringono i passanti ad abbassarsi per evitarli.Dunque, i marciapiedi sono impraticabili, sia perché occupati dalle auto parcheggiate, sia perchésoffocati da cespugli incolti e dai rifiuti. Questo costringe i pedoni a dover camminare sullacarreggiata, in balia del traffico cittadino e dei motorini che sfrecciano veloci.

È inaccettabile che una delle vie più trafficate di Catania si trovi in queste condizioni.Una zona circondata da scuole e università, frequentata ogni giorno da bambini, studenti e lavoratori,invece di essere un posto sicuro, rappresenta un rischio reale e concreto per chi la percorrequotidianamente.

Il comune deve intervenire. Le persone devono avere il diritto di poter camminare tra le strade dellapropria città in tutta sicurezza.Catania deve restituire ai suoi cittadini e alle famiglie il diritto a una mobilità sicura. Basta abbandono.È ora di agire.
Erika PattiCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA