Senza alcuna spiegazione, non ci permettono di esercitare a pieno la nostra attività. L’unica risposta in merito è stata “motivi di sicurezza”, peccato che davanti l’altro locale sito dentro il porto tutto questo non è stato fatto. Come al solito a Catania vige la legge del clientelismo e della corruzione.
Giovanni D’Urso “Caffè del Porto”