8 dicembre 2025 - Aggiornato alle 23:22
×

Il degrado di Largo Leonardo Sciascia, contrasta con la candidatura di Catania a "Capitale della Cultura 2028"

Redazione La Sicilia

13 Agosto 2025, 18:18

Il degrado in cui è lasciato il Largo Leonardo Sciascia, sul lungomare di Catania, non aiuta la candidatura a "Capitale della Cultura 2028" della città etnea. C'è da chiedersi, malgrado detenga già un primato di frequentazione turistica, quale miracolo debba accadere, per tempo, perché possa ritenersi pronta per la prestigiosa investitura. Nei due anni che precedono quella data, questo invocato miracolo riuscirà a cancellare l'infamante stigma di "città sporca" che non fa onore ai catanesi (che la sporcizia producono con comportamenti incivili) e neppure all'amministrazione che dimostra di non riuscire a gestire al meglio i servizi preposti alla rimozione e smaltimento dei rifiuti? Si completeranno tutti i ripristini manutentivi indispensabili per sanare le diffuse tracce di incuria, effrazioni e imbrattamenti allo spray?

Ma la città non ha solo bisogno di belletti e cosmesi. Necessita di interventi strutturali che migliorino la qualità della vita dei suoi abitanti. Che facilitino l'accesso ai beni di sostentamento, alla sanità pubblica, al lavoro non precario e sottopagato, all'abitare, all'istruzione e all'assistenza sociale. Rimanere fanalino di coda nella classifica delle città italiane, sulla qualità della vita, non promuove Catania al meglio. Così come lo sciatto abbandono in cui langue la suddetta piazzetta intitolata a Leonardo Sciascia, un intellettuale siciliano tra i più importanti esponenti della Cultura italiana della seconda metà del Novecento.


Adriano Sicari