Lo dico
Il lungomare di Catania resta opera incompleta
Arrivano a Catania i vacanzieri estivi, i croceristi, turisti che soggiorneranno per godere del nostro mare e delle escursioni sull’Etna , e i mordi e fuggi che fanno il tour della Sicilia. È stato rilevato che la città etnea, insieme a Palermo e Siracusa, è una delle mete preferite del turismo nazionale ed europeo. Bellezze architettoniche e paesaggistiche unite ad una movida notturna ricca di stimoli e offerte varie di eventi e convivialità, costituiscono per la città di Catania un appeal esclusivo. Ampio è il ventaglio degli interessi che la città è in grado di soddisfare, da quelli culturali e artistici, a quelli edonistici ed enogastronomici. Purtroppo c’è ancora da lamentare il ritardo con cui la città si prepara ad accogliere i visitatori. È risaputo che i percorsi più attrattivi sono la via Etnea e il lungomare Europa – Ognina. Qui avevano lasciato ben sperare gli interventi di rigenerazione urbanistica, realizzati con fondi europei, che hanno interessato alcuni punti degradati di questo tratto principale del water front urbano. Purtroppo l’opera è rimasta incompleta. Parti delle piazze Europa e Leonardo Sciascia, sono rimasti scenari di abbandono al vandalismo teppistico, esattamente come erano prima dei suddetti abbellimenti.
Questo inevitabilmente concorre a inficiare l’effetto estetico finale complessivo. Peccato! E che dire delle aiuole che separano la passeggiata dalla pista ciclabile? Si era proceduto alla piantumazione integrativa dei molti alberi mancanti, ma null’altro si è fatto per completare l’opera. Gran parte di esse sono rimaste disadorne, sguarnite di siepi e terriccio vegetale, con i tubi irrigui a vista lasciati sprotetti ai danneggiamenti che non mancano mai. Insomma uno squallore senza fine, ne è prova anche la commistione di arredi che sono stati installati lungo il percorso pedonale. Una caduta di stile che fa storcere il naso ai visitatori e che racconta di una scarsa cura per i dettagli. Un’altra occasione, che si perde, per essere glamour e attrattivi a tutto tondo. Ma soprattutto racconta di una difettosa vocazione ad accogliere con tutti i crismi. C’è da chiedersi perché, malgrado la spesa, non si riesca mai a raggiungere l’obiettivo sperato di consegnare alla città opere complete, efficienti ed esteticamente gradevoli. Perché farsi sempre criticare per sciatteria e scarsa cura dei dettagli? Alla fin fine non si sarebbe potuto ovviare lo squallore delle aiuole con la messa a dimora di semplici ed economici oleandri, riempitivi e colorati? Magari chi di competenza coglie il suggerimento.
Adriano SicariCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA