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Siracusa: Fanusa, la nuova terra dei fuochi

Di Redazione |

Ennesimo incendio nella zona marina di Siracusa provocato da ignoti che buttano rifiuti di ogni genere a cui danno fuoco nei fossati adiacenti alle campagne limitrofe provocando esalazioni tossiche per coprire le tracce dei propri misfatti.

 Ormai quasi con frequenza giornaliera le persone della zona balneare del Siracusano, Milocca – Fanusa – Terrauzza (via Blanco – strada provinciale SP58), nelle prime ore del mattino assistono al divampare di pericolosi fuochi di natura dolosa. Rifiuti urbani, edili e di varia natura abbandonati in ogni angolo, nei fossati a servizio della strada provinciale e nei terreni adiacenti che diventano l'innesco di pericolosi incendi che qualora non domati possano arrecare danni a persone e cose ben più seri. Quelli che chiamiamo sporcaccioni si macchiano anche di questo vergognoso delitto verso l'ambiente e la collettività ancora una volta non curanti del bene comune ma preoccupati solo del loro piccolo tornaconto. In tutto questo l'amministrazione comunale e provinciale come sempre tacciono e sono assenti, non vigilano e chiudono gli occhi e il naso ignorando un problema che si fa via via sempre più serio. Latinano i controlli delle forze dell'ordine alimentando il senso d'impunità di questi gesti che sono ormai l'agire quotidiano. Resta solo al l'onere di esporsi in prima persona per evitare conseguenze peggiori a cose e persone. È veramente questo quello che vogliamo che diverte la nostra città? La nuova terra dei fuochi a balia di questi delinquenti, che sicuramente sono quelli che non pagano la Tari e in assenza di controlli adeguati hanno trovato un sistema alternativo per lo smaltimento dei loro rifiuti urbani e non. 

Si ritiene opportuno che le amministrazioni pubbliche competenti istituiscano delle ronde per il controllo del territorio nelle ore diurne e notturne per eliminare alla radice questo grave fenomeno di inciviltà punisce severamente gli autori incivili di questi comportamenti deplorevoli.

Una cittadina

Miceli Maria ConcettaCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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