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Stato di agitazione al liceo Spedalieri contro il sequestro dei naufraghi nel porto di Catania

Di Redazione |

 La Federazione Del Sociale USB  Catania e USB Scuola Catania esprimono militante solidarietà alle studentesse e agli studenti del Liceo Classico Spedalieri che stamattina hanno proclamato lo stato di agitazione e indetto un'assemblea autogestita per protestare contro il sequestro da parte del governo italiano dei naufraghi ancora a bordo delle navi Ong Humanity1 e Geo Barents da giorni ormeggiate nel porto di Catania. Ieri sera, durante la partecipata assemblea indetta dal presidio antirazzista e solidale, che si è tenuta ad un centinaio di metri dalla Geo Barents, studentesse e studenti medi e universitari avevano lanciato l'appello per la mobilità studentesca in città.   La protesta dello Spedalieri sicuramente non resterà un caso isolato perché, come si legge nel comunicato studentesco, “Ciò che sta avvenendo al porto della nostra città non è accettabile. Tutti noi abbiamo preso atto della necessità di mobilitarci, uniti, contro questo macabro teatrino. Non possiamo restare inermi dinnanzi alla solita vecchia retorica di distrazione di massa sulla pelle dei più deboli. Non abbiamo paura di essere tacciati di buonismo, noi siamo qui oggi ad urlare che Catania è città di solidarietà e di accoglienza, nessun uomo è “illegale”. Ci parlano di “cernita”, “carico residuale”, “vulnerabili” e, conseguentemente di “invulnerabili”. Si dimenticano però di star parlando di esseri umani. Duecentocinquanta vite umane, tenute in ostaggio…".  Come sindacato conflittuale e di base, così come abbiamo fatto nel 2018 contro il sequestro  dei profughi che si trovavano a bordo della nave militare Diciotti, siamo presenti dentro il porto e in città per contrastare questa ennessima violenza che lo Stato italiano sta consumando attraverso i governanti di turno; per contrastare anche le "passarelle" di chi, esponenti politici e sindacali, non ha mai messo in discussione il Trattato italo-libico, trattato che ha permesso la realizzazione in Libia dei famigerati campi di detenzione e di tortura, trattato firmato dal PD attraverso l'allora ministro Minniti, e che oggi si presenta, senza provare vergogna, come paladino dei diritti umani. USB Catania 

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