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Messina, il procuratore De Lucia: «Mafie colgono momenti di debolezza del sistema»

Di Redazione |

MESSINA – “Le mafie colgono sempre i momenti di debolezza del sistema”. E’ l’allarme lanciato dal Procuratore capo di Messina, Maurizio de Lucia, che da molti anni si occupa di criminalità organizzata, e che teme le infiltrazioni delle cosche mafiose dopo la fine dell’emergenza coronavirus. “Tra l’altro – spiega il magistrato in una intervista all’Adnkronos – con la ripartenza avremo, da un lato, il mondo delle imprese molto debole che lamenterà la mancanza di liquidità, mentre notoriamente la mafia ha molte liquidità. E, dall’altro, i flussi di denaro pubblico – aggiunge Maurizio de Lucia – perché molto sarà sostenuto da soldi pubblici e quindi ci vorrà particolare attenzione nel gestire le spese”.

Quindi, il magistrato, si augura che non vengano “caricate troppo di burocrazia le procedure di spesa” e teme il pericolo di infiltrazioni mafiose “a tutti i livelli, da quello del finanziamento a quello dell’impiego di questi soldi. Sono due settori molto a rischio. Tutto questo vale in scala maggiore nei territori più ricchi e in scala minore nei territori più poveri”.

E sui tentativi di assalto ai supermercati in Sicilia, il Procuratore capo di Messina spiega: “Più che lo zampino della mafia in questi assalti, qui bisogna guardare alla possibilità di infiltrazione dei gruppi organizzati, tipo quello anarchico e neofascista. Sono tutti quelli che cavalcano il dissenso del territorio perché la gente non ha i soldi per comprarsi il pane”. E tramite i social “si possono creare aggregazioni che possono diventare pericolose. La mafia non ha interessa a creare disordine”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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