Mit, per il Ponte sullo Stretto controlli antimafia come quelli per post terremoto e olimpiadi
La nota del ministero guidato da Matteo Salvini lo precisa in una nota
Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, ospite della trasmissione televisiva condotta da Bruno Vespa: ''Cinque minuti'', in onda questa sera su Rai 1 Roma, 24 aprile 2024. ANSA/ALESSANDRO DI MEO (ponte stretto messina sicilia)
Per il Ponte sullo stretto, sono "allo studio i più rigidi e rigorosi modelli antimafia, già adottati con successo per ricostruzione post terremoto, olimpiadi e nuovi ospedali calabresi". Così il Mit in una nota.
"L'esperienza dei controlli straordinari antimafia efficacemente sperimentati per Expo Milano e poi messi in campo per eventi quali le Olimpiadi Milano-Cortina o la ricostruzione del sisma si conferma assolutamente positiva. Da una parte, si punta a un rafforzamento dei controlli già previsti a livello locale,
dall’altra parte si integra il sistema di monitoraggio con professionalità altamente specializzate, potenziandone quindi l'efficienza anche sul piano dei tempi».
«Modelli simili - prosegue la nota del Mit- sono attivi proprio in Calabria per la ricostruzione di quattro ospedali per un valore complessivo di 1,7 miliardi di euro. Di queste esperienze il Mit intende fare tesoro in vista dei lavori dell’opera più rilevante d’Europa come il Ponte sullo Stretto, che coinvolgerà migliaia di imprese in tutta Italia e più di 100.000 unità lavorative». "L'analisi delle linee guida di Milano-Cortina conferma che tali modelli puntano a rafforzare le tutele, prevedendo ad esempio l'iscrizione obbligatoria nell’anagrafe antimafia di tutti gli operatori economici, per cui nessun contratto può essere sottoscritto se non si accerta prima tale iscrizione. Inoltre, non è ammessa nemmeno la sottoscrizione dei contratti per somma urgenza che invece il codice antimafia consente". "Ovviamente -si conclude- il Ponte sullo Stretto è un’opera con tempi di realizzazione diversi da quelli sopra citati. Ma la complessità dell’opera rende necessario un monitoraggio continuo e dedicato che solo una struttura già operativa con alte professionalità antimafia può offrire».
Il ministro Matteo Salvini tiene frattanto a precisare che «L'interlocuzione con il Quirinale è diretta». «Il decreto - ha aggiunto - inizierà il percorso nei prossimi giorni e il mio obiettivo è quello che ci sia rigore assoluto. Il parlamento troverà la formula per garantire che ci sia la trasparenza e il controllo. Ricordo che è un ponte non ancora partito. E’ la prima volta che c'è una opera indagata prima che inizi».
«Il botta e risposta con il quirinale è solo giornalistico», ha affermato il ministro. «E' nostro interesse evitare che la criminalità possa toccare questa opera. Tanto che la norma prevista dal ministro degli interni andava in questa direzione», prosegue Salvini. «Sono sicuro - ha concluso - che il parlamento ci sosterrà nell’avere norme stringenti contro la criminalità così come è previsto anche per le Olimpiadi Milano-Cortina. Ho chiesto che prefetture, forse dell’ordine e tutti ci aiutino a tenere lontano i malintenzionati».