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A Lipari Andrea Costa si impegna per l’ospedale: «Tornerò per dare risposte»

Il sottosegretario alla Salute del governo Draghi, ha partecipato a una riunione di Giunta. Ha garantito anche che solleciterà l'approvazione alla Camera del ddl sulle isole minori

Di Giuseppe Bonaccorsi |

«E' chiaro che adesso, dopo il mio incontro con la Giunta di Lipari avvieremo con la Regione e l'assessore alla Salute un confronto per vedere di collaborare insieme per superare le emergenze dell'ospedale». Lo ha detto il sottosegretario alla Salute del governo Draghi, Andrea Costa, dopo aver partecipato a una riunione di Giunta, alla presenza dei componenti del Consiglio comunale, sul tema della struttura sanitaria. Costa in precedenza aveva incontrato i comitati dei cittadini che da tempo si battono per superare le carenze dell'organico ospedaliero, mentre in serata ha partecipato sull'argomento a un convegno organizzato dal Rotary Lipari. 

Sottosegretario cosa può fare il governo per superare il gap di carenze di medici e infermieri all'ospedale delle Eolie? «Sicuramente per quanto riguarda la mancanza di personale il problema non riguarda soltanto Lipari, ma tutto il paese. Purtroppo paghiamo scelte sbagliate fatte nel passato in cui si è pensato solo ad attuare tagli sanitari e non si è pensato che invece destinare risorse alla sanità significava fare un investimento e non una spesa. Intanto abbiamo parzialmente ridotto quel limite di spesa che era stato inserito nel 2004 e confido che già nella prossima legge di Bilancio questo limite possa essere ulteriormente modificato per dare opportunità di spesa per assumere. Abbiamo, inoltre, aumentato le borse di studio portandole a oltre 14mila400 e quasi raddoppiato le borse per i medici di Medicina generale. Abbiamo anche stanziato risorse per dare una premialità ai camici impegnati nella medicina d'urgenza e questi fondi diventeranno strutturali. E chiaro che dobbiamo creare le condizioni per assumere di più nella sanità e credo che il tema del numero chiuso alle facoltà di Medicina sia anacronistico e quindi deve essere affrontato. Lo stesso vale per gli infermieri».

La legge sulle Isole minori è ferma in parlamento da 4 anni… Lei sa che all'ospedale eoliano il cardiologo c'è solo di mattina e l'ortopedico una volta a settimana? «Mi prendo l'impegno a portarla avanti perché credo che sia una legge che dà una serie di risposte positive alle isole minori. Oggi la norma è alla Camera dopo l'approvazione al Senato. Il mio impegno sarà garantito perché sono convinto che è uno strumento normativo che può dare risposte a tutti territori interessati».

Ma il governo in concreto come può agire sulla Regione siciliana per sostenere un ospedale che finora non è che poi sia stato supportato dall'assessorato… «Per me la politica è disponibilità, ascolto e ripartire dal territorio. La mia presenza a Lipari vuole testimoniare la vicinanza dello Stato a tutti quei territori e le piccole realtà. Io sono qui per toccare con mano le problematiche con l'impegno di ritornare alle Eolie, a breve, per condividere soluzioni e dare risposte. Oggi non sono in grado di darne, ma credo sia un dovere del governo mettersi a disposizione». 

Quindi chiederete un chiarimento al governatore Musumeci e all'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza? «Non c'è dubbio che dopo aver sentito la problematica dagli amministratori e dai comitati di Lipari chiederò all'assessore regionale lo stato dei fatti per capire, per comprende e, io dico, per condividere un percorso insieme. L'obiettivo di dare una sanità accessibile a tutti è un diritto che ognuno d noi deve sentirsi addosso indipendentemente dal ruolo che svolge. Sicuramente avvierò un confronto per trovare soluzioni e dare risposte a questo territorio». 

«Ovviamente – ha concluso il sottosegretario – siamo nel campo sanitario dove c'è una competenza specifica regionale, ma allo stesso tempo c'è un dovere dello Stato di assicurarsi che nel territorio vengano garantiti i servizi».

In precedenza, durante l'incontro con la Giunta e il consiglio, il sindaco di Lipari Marco Giorgianni si era soffermato sulle gravi carenze di organico, soprattutto medico, ribadendo i concetti che pochi giorni fa aveva espresso in una intervista al nostro quotidiano. Giorgianni ha spiegato che da tempo ha sollecitato l'intervento delle autorità: «C'è una mancanza di giusta valutazione del territorio da parte della Regione. Noi siamo area svantaggiata. Dobbiamo essere riconosciuti in quanto tale. L'assessorato non può porre termini di paragone con altre aree dell'isola. Quando dall'assessorato dicono che noi abbiamo problemi che sono comuni ad altri ospedali periferici, soprattutto per il reperimento delle figure professionali necessarie ad assicurare l'assistenza, dice giusto. E' assolutamente vero. Però questa scusa non può essere utilizzata come alibi perché la nostra è una condizione di emergenza che si verifica su un territorio dove l'alternativa per spostarsi in un altro ospedale non c'è se non con l'elicottero. Quindi la Regione ha delle mancanze che riguardano la capacità di trovare una soluzione».

Il sindaco ha inoltre illustrato al sottosegretario la situazione sanitaria delle altre isole minori dove l'assistenza alla salute è garantita solo dalle guardie mediche in cui in questo momento non c'è un solo medico abilitato alle emergenze-urgenze. «Quindi – ha spiegato il capo dell'amministrazione – nelle altre isole l'assistenza sanitaria è ancora peggio di quella di Lipari. Non ci sono medici che salvano la vita e non ci sono neanche le ambulanze con gli operatori previsti dalla normativa». Giorgianni ha insistito sulla necessità di una corsia preferenziale della legge sulle isole minori, stralciando il capitolo sulla sanità. «Bisogna prevedere una modifica alla normativa esistente, prevedere incentivi e avanzamenti di carriera per i medici che si dicono favorevoli a un loro trasferimento nelle isole minori. Altrimenti non ne usciremo. C'è una legge sulle isole minori che è giacente al parlamento da 4 anni. Di cos'altro dobbiamo parlare? Noi tutte queste eccezioni le abbiamo proposte e sostenute. Se non si trova una copertura normativa continueremo a parlare del nulla e la gente continuerà a protestare».

Nella giornata di domani il sottosegretario Costa, prima del suo rientro a Roma, farà una breve tappa in ospedale per incontrare il personale. Tempo permettendo dovrebbe essere presente anche il commissario dell'Asp di Messina, Dino Alagna.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA