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La polemica

Ponte sullo Stretto, Morelli a Musumeci: «Le lobby del Nord vogliono che si faccia»

La risposta del viceministro alle Infrastrutture al presidente della Regione Siciliana che aveva avanzato il sospetto che l'opera non fosse gradita al Governo centrale

Di Redazione |

"La Sicilia è la migliore piattaforma logistica che l’Europa può avere e il Ponte sullo Stretto è una necessità. Non farlo è un’antitesi rispetto agli importantissimi investimenti che Italia e Europa stanno facendo sul Meridione e la Sicilia. Non realizzare questa opera sarebbe una cosa antistorica. Quindi, ribadisco: Viva il Ponte sullo Strettò". A dirlo a Palermo è stato il vice ministro per le Infrastrutture, Alessandro Morelli che ha poi aggiunto: "Informiamo, in maniera assolutamente amichevole, il presidente Musumeci, che la lobby del Nord da me rappresentata vuole il Ponte sullo Stretto". Così il viceministro ha replicato a distanza al governatore siciliano, Nello Musumeci, che nei giorni scorsi da Sorrento era tornato a parlare di Ponte sullo Stretto, manifestando il timore che Governo centrale, ma non soltanto questo, possa subire "forti e condizionanti pressioni" da parte di lobby del nord.  

Il viceministro oggi è stato a Palermo anche per annunciare 2,7 miliardi di investimenti per la città: Pnrr, Fsc, Bilancio dello Stato. Le risorse riguardano: 38 milioni di euro per implementazione strutturale edifici giudiziari; 100 milioni di euro per il rinnovo «green» del parco circolante del trasporto pubblico locale; 23 milioni di euro saranno impegnati alla rigenerazione ed al recupero urbano (Pinqua), mentre 800 milioni (comprensivi di quota di finanziamento Ue per 50 milioni) per nuovi reti tranviarie verso le periferie cittadine e 12 milioni per la tutela e la valorizzazione delle risorse idriche». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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