Diplomazie al lavoro ma per ora Iran e Israele mostrano i muscoli: altri raid e un nuovo drone kamikaze
Teheran ha chiesto agli alleati del medioriente di fare pressioni su Trump, ma parlano ancora le armi
Ufficialmente prova a mostrare i muscoli ma dietro le quinte è in pieno movimento la macchina diplomatica per cercare di fermare la guerra. L’Iran ha infatti chiesto – secondo la Reuters - al Qatar, all’Arabia Saudita e all’Oman di fare pressione sul presidente Usa Donald Trump affinché usi la sua influenza su Israele per far accettare un cessate il fuoco con Teheran, in cambio della flessibilità dell’Iran nei negoziati sul nucleare. Pubblicamente però i messaggi sono minacciosi: «L’Iran è pronto a intensificare l'escalation della sua risposta agli attacchi d’Israele, in forme molto più dure, se l’azione israeliana andrà avanti e Washington non sarà in grado di trattenere il governo di Benyamin Netanyahu» ha detto il presidente Masoud Pezeshkian, in dichiarazioni citate dai media ufficiali di Teheran e riprese anche da siti dell’opposizione iraniana all’estero. «Se gli Usa non freneranno il regime sionista - ha detto Pezeshkian - l’Iran sarà costretto a ricorrere a risposte più dolorose. Se l’aggressione continua, gli aggressori devono attendersi colpi molto più duri».
Il drone iraniano
Probabilmente si può leggere in questa ottica la mossa della forza aerospaziale delle Guardie Rivoluzionarie iraniane che ha presentato un nuovo drone kamikaze, denominato Shahed-107. Lo Shahed-107 è dotato di un motore a pistoni che gli consente di volare con una gittata di oltre 1.500 chilometri. L’impiego di un gruppo di droni Shahed-107 può causare danni significativi alle capacità di difesa aerea israeliane ha riferito l’agenzia Tasnim.
I raid di Israele
Alle parole però non sembrano seguire i fatti: l’aeronautica militare israeliana nelle ultime ore lanciayo una nuova ondata di attacchi aerei nell’Iran centrale mentre Benyamin Netanyahu canta vittoria: «A nome del popolo e dello Stato d’Israele, state facendo cose straordinarie: l’Aeronautica militare israeliana domina i cieli di Teheran. Questo cambia completamente la natura della campagna. Siamo sulla strada per raggiungere i nostri 2 obiettivi: eliminare la minaccia nucleare e quella missilistica. Quando controlliamo i cieli sopra Teheran, colpiamo obiettivi del regime, al contrario l’Iran che prende di mira i nostri civili. Noi diciamo ai cittadini di Teheran: “Evacuate”, poi agiamo». I caccia con la stella di David hanno colpito l'edificio della Radiotelevisione della Repubblica Islamica dell’Iran, che ha interrotto immediatamente le trasmissioni in diretta. L’esplosione è avvenuta mentre la conduttrice stava parlando degli attacchi israeliani: la giornalista ha abbandonato immediatamente lo studio, secondo quanto testimonia un video rilanciato dai media iraniani.
La portaerei Usa Nimitz verso il medioriente
La portaerei statunitense Uss Nimitz ha lasciato il Mar Cinese Meridionale e si sta dirigendo verso il Medio Oriente. La nave avrebbe dovuto attraccare in Vietnam, ma la marina militare americana ha deciso di rafforzare la sua presenza nell’area mediorientale dove è in corso il conflitto che vede coinvolti Israele e Iran.