Gb: governo difende BoJo su Partygate, dimettersi non è opzione

Di Redazione / 22 Aprile 2022

LONDRA, 22 APR – Il governo britannico cerca di fare
quadrato attorno a Boris Johnson, attualmente in visita in
India, dopo che ieri la Camera dei Comuni ha approvato
all’unanimità la mozione promossa dall’opposizione laburista per
l’avvio di un’inchiesta parlamentare sui sospetti che il premier
conservatore abbia mentito al Parlamento nelle sue dichiarazioni
sullo scandalo Partygate”. Rispetto alle richieste di farsi da
parte che arrivano sia dalle opposizioni che da una fronda
interna ai Tories (per ora dai numeri ridotti), il viceministro
per l’Irlanda del Nord, Conor Burns, ha detto che le dimissioni
del primo ministro sono “fuori discussione”. Nella sua difesa ha
sottolineato anche che l’inchiesta è necessaria per far emergere
in modo pubblico quanto accaduto in un contesto ben più ampio e
che il primo ministro ha sempre agito in buona fede, anche
rispetto alla violazione delle restrizioni anti-Covid emerse
ufficialmente con la multa inviata da Scotland Yard al n.10 di
Downing Street. Questo però non ferma l’attacco dei ribelli nel
partito di maggioranza, come il Tory senior Tobias Elwood, uno
degli esponenti della fronda interna e storico contestare di
Johnson, secondo cui un voto di fiducia sul destino del leader
conservatore non è questione di se ma di quando arriverà.
Secondo Elwood, inoltre, un numero crescente di colleghi
deputati è “turbato” dall’attuale leadership del partito e
potrebbe farsi avanti chiedendo la sfiducia del primo ministro.

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